Pd diviso sulla marcia per la pace. De Luca apre alla candidatura

Manifestazione organizzata dal M5s, aderisce anche Articolo Uno e la sinistra. Il Pd tentenna, mentre De Luca pensa al Congresso

Politica

Marcia della pace M5s, aderiscono tutti gli alleati del Pd

La mobilitazione per la pace in Italia spiazza il fronte progressista. In vista di una manifestazione, ancora tutta da organizzare ma su cui si sta impegnando il mondo della società civile, organizzazioni cattoliche e politiche, amministratori locali, l'area progressista marcia divisa. Il M5s è tra i primi partiti ad aver messo a disposizione la sua adesione, anche senza bandiere, ad una marcia per la pace e lo stesso hanno fatto, tra gli altri, Sinistra Italiana, Unione Popolare, e per parte loro anche l'Anpi, l'Arci, le Acli che già aderiscono alla manifestazione organizzata dalla Rete Italiana pace e Disarmo per il weekend dal 21 al 23 ottobre in numerose piazze italiane.

E il Pd? Spiega tutto il Corriere della Sera: "Hanno già aderito, a titolo personale, Laura Boldrini («Una manifestazione per la pace riempirebbe un vuoto») e Pier Francesco Majorino: «Sono favorevolissimo a qualsiasi mobilitazione popolare che dica una cosa semplice. Contro la guerra si lavori a un negoziato. Subito». E potrebbe aderire anche Graziano Delrio. Ma al Nazareno non hanno preso bene questa iniziativa di Conte: temono l’ennesima Opa del M5S sui dem. Senza contare il fatto che è del Pd il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che ha da poco annunciato il quinto decreto per l’invio della armi in Ucraina".

Pd, De Luca: "Su candidatura a segretario vie del Signore sono infinite"

"Se mi candido segretario del Pd? Mai porre limiti alla provvidenza. Nel Pd deve essere permanente la spinta al rinnovamento politico, generazionale e di genere". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in un'intervista a La Stampa. "Mi auguro che si trovi il coraggio di fare un percorso congressuale del tutto aperto, con primarie vere, senza ipoteche correntizie e guerre di tessere, e con modifiche regolamentari se necessario", aggiunge. Secondo De Luca però la discussione sull'identità rischia di diventare "fumosa". "Partiamo dalle cose fondamentali - argomenta - la pace e il lavoro. Sul Sud non diciamo nulla. Tassi di disoccupazione insostenibili. Non abbiamo trovato il coraggio per proporre un Piano straordinario per il lavoro: 300mila giovani da immettere in una pubblica amministrazione incapace anche di ordinaria amministrazione. Una generazione si è persa e noi assenti". E in merito a un eventuale sfida fra Elly Schlein e Stefano Bonaccini il governatore campano è lapidario: "Monica Bellucci, convintamente", la sua risposta. 

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