Pd, Enrico Letta sembra sereno, noi un po' meno

Le primarie del centrosinistra? Hanno lo stesso senso delle votazioni on line che i compianti grillini facevano per confermare scelte già fatte

L'opinione di Simone Rosti
Enrico Letta
Lapresse
Politica
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L’insostenibile leggerezza di Letta. Trasformare in un’impresa il più banale dei successi. Stiamo parlando delle primarie del centro sinistra. Un esercizio di stile che è servito solo a preservare i gruppi di potere esistenti. Se le primarie nei fatti non sono contenibili, come quelle appena svolte a Torino, Roma e Bologna, non servono a nulla. Primarie che hanno lo stesso senso delle votazioni on line che i compianti grillini facevano (con domande ad effetto) per confermare scelte già fatte. E così è avvenuto per le primarie del centro sinistra. Tutto torna.

E ora l’alleanza PD e 5 Stelle può avanzare. Prima c’erano solo i 5 Stelle a farci divertire con le loro proposte fra il banale e il populistico, ora anche il PD sta velocemente recuperando posizioni (si pensi alla recente sciocchezza, per come è stata proposta, della paghetta ai giovani o del lamento di Provenzano per i consiglieri “ultra liberisti” di Mario Draghi). E non a caso vanno avanti a braccetto. Prima o poi bisognerà dirlo, prima di attrezzarsi per fronteggiare la destra bisogna battere un altro nemico: quello dell’inconsistenza riformista. Letta ora è sereno, noi un po’ meno.