Pd, ultime bordate Bonaccini-Schlein. "Con me si vince". "Basta coi cacicchi"
E intanto Letta saluta andando a visitare l'ambasciata ucraina
Primarie Pd, Bonaccini: "Con me vincenti". Schlein: "Basta con i cacicchi e i capibastone"
Stefano Bonaccini guarda al dopo: "Se divento segretario prendo l'impegno: fra qualche anno torniamo al governo battendo la destra alle urne e già tra un anno facciamo di tutto per essere il primo partito alle europee". Elly Schlein invita gli elettori del Pd a scommettere: "Non si va avanti con l'usato sicuro".
Ultime bordate tra i due candidati alle primarie di domani, che nomineranno il nuovo leader del Pd. Entrambi hanno rilasciato un'intervista a La Stampa. "Se vinco, chiederò a 5stelle e terzo Polo di fare una battaglia insieme sulla scuola pubblica, visto che il governo sta tagliando la rete territoriale", dice Bonaccini, che promette lotta sul salario minimo e un partito "femminista sul serio con metà dei candidati alle prossime elezioni donne, non minoritario e chiuso in una ridotta, ma che torni a vincere".
Sempre a La Stampa, Elly Schlein dice: "Se vincerò le Primarie, non sarà più tollerato che in questo partito qualcuno si senta padrone delle tessere e delle persone. Porremo fine alla logica della cooptazione, nel quale le donne vanno bene solo nel ruolo di “vice”. Porremo fine al partito dei capi-bastone e dei cacicchi".
Intanto Enrico Letta ha salutato dall'ambasciata ucraina, lasciando in eredità un Pd legato a Kiev. "Il Pd è coerente. Il mio ultimo atto da segretario è coerente. Sono all'ambasciata ucraina e più tardi andrò all'ambasciata russa per esprimere sostegno al popolo ucraino aggredito". Lo afferma il segretario del Pd, Enrico Letta, che ha portato la solidarieta' del partito all'ambasciatore ucraino nel primo anniversario dell'invasione russa. Letta prosegue: "Le contraddizioni della maggioranza sono evidenti. Le parole di Berlusconi si commentano da sole".
Letta, accompagnato da Serracchiani, Amendola, Borghi e Ascani, prosegue: "Vogliamo arrivare alla pace e per far questo l'Ucraina deve poter difendersi. La mediazione cinese è una novità importante ma per arrivare alla pace Kiev deve difendersi. L'Italia sostiene i valori europei di libertà e giustizia. L'Italia sostiene il diritto internazionale e non la legge del più forte".