Pensioni Quota 100, Salvini risponde a Draghi:“Chiamala come vuoi ma no tagli"

(fonte Lapresse)
Politica
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"Intervenire a gamba tesa sulle pensioni non mi sembra il modo migliore per fare rialzare il Paese, anche perché ricordo che quota 100 ha dato lavoro a centinaia di migliaia di giovani". Così il leader della Lega Matteo Salvini, oggi a Palermo. "Se non vuoi chiamarla quota 100 ma chiamarla con un altro nome va bene - ha proseguito - l'importante è che dal primo gennaio non ci siano scalini o scaloni, riavvicinamenti della Fornero e che venga garantito il diritto alla pensione dopo una vita di lavoro. Se si vuole fare un discorso sul comparto pubblico che in alcuni è sguarnito di personale facciamolo, ma leggere di 3-4-5 di scaloni dal 2022 in avanti non è assolutamente utile a un Paese che si sta rialzando". E ha concluso: "Ma come sempre abbiano fatto in questi mesi, anche sulle pensioni troveremo un accordo con il presidente Draghi".

 

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Pensioni: Fedriga, Quota 100? Salvini cerca punto equilibrio 

Quota 100? "Matteo Salvini ha detto con chiarezza che il suo obiettivo e' dialogare e trovare un punto di equilibrio con il presidente Draghi. Credo che questa sia una posizione responsabile verso una maggioranza oggettivamente composita ma nella quale e' legittimo che le forze che la compongono possano portare le loro istanze e trovare quindi dei punti di equilibrio". Lo ha dichiarato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di un collegamento con "Sabato anch'io" su Rai Radio1 parlando di 'Quota 100'.

PENSIONI: BONOMI "TROPPI 9 SISTEMI DI PREPENSIONAMENTO"

"Quota 100 non ci e' mai piaciuta. Io ricordo che ci era stato detto che per ogni persona che andava in pensione ne venivano assunte tre. I dati dell'Istat dicono 0,4. Una manovra che da qua al 2018 ci costa gia' 12 miliardi vuol dire e' costata tanto e non ha raggiunto gli obiettivi". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a margine della giornata conclusiva del convegno dei Giovani imprenditori. "Credo che ci sia un tema di lavoro usuranti e su questo dobbiamo lavorare. Lo scalone va affrontato, ma il problema credo siano le quote", aggiunge. "Ricordo a tutti che abbiamo 9 sistemi di prepensionamento. Ognuno lascia debito a carico delle future generazioni senza creare nuovi posti di lavoro. E credo che 9 sistemi di prepensionamento siano gia' abbastanza. Forse una riorganizzazione dei lavori usuranti e' la strada da fare", ha concluso.

 

 

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