“Pier Silvio in politica? Lasci stare. Il trentennio berlusconiano va chiuso"

L'intervento del direttore Perrino a Omnibus (La7): "La famiglia Berlusconi si astenga dall’entrare in politica. I figli facciano gli imprenditori"

di redazione politica
Il direttore di affaritaliani.it Angelo Maria Perrino
Politica

Pier Silvio Berlusconi in politica? L'intervento del direttore Perrino a Omnibus

Pier Silvio Berlusconi, dopo aver preso il controllo di Fininvest insieme alla sorella Marina, dovrebbe raccogliere anche l’eredità politica del padre Silvio Berlusconi e assumere la guida di Forza Italia? Lui per ora lo esclude, “non vedo emergenze”, ha dichiarato qualche giorno fa alla presentazione dei palinsesti Mediaset. Ma non ha fatto segreto che un pensierino gli è balenato per la testa. “Mio padre è sceso in politica a 58 anni, io ne ho 54…”.

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Affaritaliani.it prende posizione e sconsiglia a Pier Silvio di replicare il percorso del leader azzurro. Con la morte del Cavaliere è necessario mettere un punto all’era Berlusconi. Nell’intervento di questa mattina a Omnibus, su La7, lo ha spiegato chiaramente il direttore Angelo Maria Perrino augurandosi “che la famiglia Berlusconi si astenga dall’entrare in politica” perché “finalmente l’Italia deve chiudere il trentennio berlusconiano dove in capo a un uomo si sono concentrati il potere politico, finanziario e mediatico realizzando un’anomalia senza precedenti al mondo che ha alterato gli equilibri dello Stato italiano”.

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E anche se qualcuno sostiene che “Berlusconi è stato votato da milioni di italiani”, non si può non sottolineare che il grande consenso – come ricorda il direttore Perrino - è stato costruito “anche grazie all’uso dei mezzi di comunicazione di cui disponeva” e un uomo politico “che possiede quella forza mediatica e finanziaria ineguagliabile altera gli equilibri costituzionali”.

 

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Bene che Pier Silvio (intervistato da affaritaliani.it due giorni fa CLICCA QUI) dopo la morte del padre “abbia indirizzato Mediaset verso una linea diversa, anche politicamente”, perché “prendere Bianca Berlinguer, Luciana Littizzetto e Myrta Merlino significa che vuole liberarsi dalla costrizione di fare con le proprie televisioni l’ancella del governo”.

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Forza Italia “ha in Tajani – continua Perrino - un uomo che ha costruito sul campo una sua leadership ed è molto rispettato in Europa (questa mattina il Comitato di Presidenza ha proposto la candidatura di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia ndr). È giusto che giochi la sua partita. Se ce la farà a costruire un partito di centro, moderato, ben venga perché serve” altrimenti “i parlamentari azzurri si divideranno tra Lega e Fratelli d’Italia”, ma “lasciamo in pace i Berlusconi, facciano gli imprenditori”, avranno molto da fare “per combattere la partita su un mercato internazionale difficilissimo”, “lascino stare le tentazioni dinastiche ed ereditarie della politica che “è una cosa più seria, più delicata, più importante di piccoli accordi, di piccolo cabotaggio o addirittura di questioni nominalistiche”.

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