Petrecca al comizio di Salvini: è bufera. E i giornalisti-militanti in lista?

Polemiche sul direttore di RaiNews24 che abbraccia il leader della Lega, ma ci sono tanti volti noti pronti a candidarsi alle elezioni del 25 settembre

Di Lorenzo Zacchetti
Politica
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Giornalisti e politica: tra polemiche, simpatie e militanze dichiarate

 

Non c’è campagna elettorale senza una "bella" polemica sui giornalisti. L’ultima della serie è quella scoppiata su Paolo Petrecca, direttore di RaiNews24, che ha presenziato al comizio che Matteo Salvini ha tenuto a Cosenza. Un impegno professionale? No, ma il giornalista considerato “in quota Fratelli d’Italia” è andato a salutare e abbracciare il leader della Lega, come si vede in una foto pubblicata in esclusiva da Dagospia.

Anche i giornalisti hanno amicizie personali – per quanto possa essere difficile da credere – ma sotto elezioni tutto diventa una bomba innescata e i diretti interessati non fanno molto per evitarlo.

Sono tanti, infatti, i giornalisti che stanno facendo parlare di se’ per l’adesione (vera o presunta) a questo o quel partito. Il caso più discusso è quello di Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2. Lo scorso maggio ha partecipato alla convention milanese di Fratelli d’Italia, evento nel quale è salito sul palco anche Vittorio Feltri. Se il direttore editoriale di “Libero” nel 2021 è stato eletto consigliere comunale di Milano col partito di Giorgia Meloni (ruolo dal quale si è dimesso lo scorso giugno), Sangiuliano ancora non ha sciolto la riserva. Tuttavia, si mormora che preferisca rimanere fuori dalla contesa politica, per poi assurgere alla guida del Tg1, sula scia della vittoria del centrodestra prevista da tutti i sondaggi. Intanto, ha fatto parlare di se' anche per la sua moderazione di un evento di Salvini...

A proposito della Lega, è probabile la candidatura di Maria Giovanna Maglie, che ormai da tempo ha intensificato le sue apparizioni nei talk show politici. Smentite le voci su Hoara Borselli, resta aperto un dubbio su Annalisa Chirico

La caporedattrice del Tg2 Chiara Prato ha ufficializzato la propria intenzione di candidarsi con l’Unione Popolare di Luigi de Magistris. Non è invece andata in porto la candidatura di Antonio Di Bella con il Pd, nonostante le lunghe discussioni con Enrico Letta.
 

Giornalisti in politica: i (tanti) precedenti

L’intreccio tra politica e giornalismo ha radici antichissime e non soltanto in Italia. L’ambiguità evidente consiste nella posizione di chi deve fare da “cane da guardia” del potere e poi ne entra a far parte, ma tutto sta alla professionalità che consente di distinguere tra i ruoli. Se non temporalmente, quantomeno sul piano concettuale e dell'onestà intellettuale.

In Italia, oltre alle possibili new-entry citate sopra, abbiamo una lunghissima tradizione, che annovera personaggi come Giovanni Spadolini, che da direttore del Corriere della Sera divenne prima segretario del Pri e poi presidente del Consiglio. Antonio Tajani, che è stato tra l’altro caporedattore del Giornale di Indro Montanelli, è diventato Presidente del Parlamento europeo e oggi è numero due di Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi ha inevitabilmente fatto conto su forze consolidate durante il lavoro a Mediaset, come Giorgio Mulè e Giovanni Toti. Quest’ultimo poi ha preso una strada autonoma e, da presidente della Regione Liguria, ha scelto la collega Ilaria Cavo come assessora.

Ancora più florida è la vena di giornalisti scesi in campo col centrosinistra. Walter Veltroni è il caso più noto e ultimamente è tornato in voga visto che si parla di lui per la direzione del Corriere della Sera, ma poi ci sono anche Piero Badaloni, Lilli Gruber e il compianto David Sassoli.

Al di fuori dei due blocchi principali, troviamo giornalisti sia nel M5S (Ferruccio Sansa si è candidato in Liguria, ai tempi dell’alleanza giallorossa), che in Italexit (fondata da Gianluigi Paragone, ex volto televisivo), per non parlare dell’affollatissimo centro, dove troviamo due casi curiosi: l’ex senatore Francesco Pionati era stato in precedenza vicedirettore del Tg1, mentre Pierangelo Piegari riusciva a fare contemporaneamente il caporedattore dello stesso telegiornale e il sindaco di San Gregorio Magno, in provincia di Salerno.

Il conteggio è tutt'altro che esaustivo e potrebbe proseguire a lungo, perché hanno in tasca un tesserino da giornalisti anche figure di primario rilievo nazionale – come Giorgia Meloni e Matteo Salvini – che tuttavia da tempo si occupano di ben altro. Tra tutti, i giornalisti che facevano parte dell’ultimo Parlamento erano addirittura 43. E chissà che a breve il numero non cresca ancora.