Petrocelli e Dessì in Nicaragua. I due ex M5s alla festa del regime di Ortega

I due ex pentastellati a Managua per l’anniversario della rivoluzione sandinista, che intanto ha cancellato le Ong

Politica
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Il viaggio in Nicaragua dei non allineati Petrocelli e Dessì

Il presidente dell'Assemblea nazionale del Nicaragua, Gustavo Porras, ha ricevuto i senatori Vito Petrocelli ed Emanuele Dessì, che si sono recati nel Paese in occasione del 43mo anniversario della rivoluzione sandinista. In un comunicato ufficiale, pubblicato sul profilo Twitter dell'Assembla nazionale nicaraguense, si legge che i senatori, entrambi ex M5S, "riconoscono i successi nel Nicaragua in materia di salute, istruzione, sostegno ai giovani ed economia". I due senatori, come riporta Agenzia Nova, "riconoscono l'importanza della diplomazia parlamentare attraverso il gruppo parlamentare di amicizia Nicaragua-Italia, con cui sperano di lavorare piu' da vicino per un interscambio tra i due parlamenti". 

Il viaggio può comunque creare qualche polemica. Come spiega Nova, il Nicaragua è sotto osservazione da parte delle organizzazioni non governative impegnate nella difesa dei diritti umani per le numerose violazioni registrate nel Paese. Lo scorso 30 giugno l'Assembla nazionale del Nicaragua ha cancellato la personalità giuridica di altre 100 Ong. "Quando abbiamo programmato il viaggio assieme all’ambasciata del Nicaragua Draghi era ampiamente al proprio posto. Disdirlo ora, con oltre 60 paesi rappresentati alla festa nazionale, no dai... Tanto quello che pensiamo lo ripetiamo da tempo: Draghi se ne deve andare!», dice Dessì a Repubblica. Petrocelli dice sempre a Repubblica: "Mi sarei aspettato un briciolo di coraggio in più nell’elenco dei nove punti, Conte non ha citato la partecipazione alla guerra in Ucraina e l’invio sulle armi".

Repubblica descrive Petrocelli e Dessì come "esponenti del fronte anti-Nato, tifosi dei cosiddetti paesi non allineati, la coppia progetta nuovi viaggi: Cuba, Venezuela, Cina e Russia, quando finirà la guerra". Ancora Dessì a Repubblica: "Appena arrivati abbiamo visto migliaia di famiglia che facevano i caroselli con le bandiere sandiniste, nessuno con la faccia appiccicata sullo smartphone, famiglie a tavola a cantare le canzoni rivoluzionarie. Dovremmo instaurare rapporti di amicizia con questo popolo. Si respira l’aria di un mondo che abbiamo dimenticato, non c’è criminalità, ci sono i bambini per strada che giocano, parlano, ridono, ballano e scherzano". 

Petrocelli invece aggiunge, sempre a Repubblica: "In Nicaragua il pil è cresciuto del 5 per cento, c’è una grande sanità e scuola pubblica, hanno superato la pandemia. Poi ovviamente le contraddizioni esistono eh". I due sono anche saliti sul palco dove c'era Ortega.