Governo, ecco il Piano Strutturale di Bilancio aggiornato. Il testo integrale. Esclusiva Affaritaliani.it

Su Affaritaliani.it il documento integrale presentato in Cdm dal ministro Giorgetti

Di Alberto Maggi
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Mef, su Affari il Piano Strutturale di Bilancio aggiornato 

Tutti lo cercano. Nessuno ce l'ha, nemmeno i capigruppo della maggioranza e i membri delle Commissioni Bilancio e Finanza di Camera e Senato. Ma Affaritaliani.it lo pubblica in anteprima e in esclusiva. Stiamo parlando del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, illustrato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in Consiglio dei ministri con i dati aggiornati alla luce delle revisioni di contabilità nazionale rilasciate dall'Istat lo scorso 23 settembre e dopo il confronto con le parti sociali avvenuto mercoledì scorso.

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I tassi di crescita della spesa primaria netta previsti, che nell'arco dei 7 anni avranno una traiettoria media vicina all'1,5%, sono: 1,3% nel 2025; 1,6% nel 2026; 1,9% nel 2027; 1,7% nel 2028; 1,5% nel 2029; 1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031.

In particolare, il Piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione) che avrà, nei prossimi 7 anni (orizzonte temporale di riferimento), un tasso di crescita medio vicino all'1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione. Il Piano strutturale di bilancio, evidenzia il Mef, si ispira a una linea seria, prudente e responsabile, coerentemente con l'azione che il governo porta avanti fin dall'inizio.

Tenendo anche conto della revisione del Pil nominale operato dall'Istat e dei dati sul debito elaborati dalla Banca d'Italia, il rapporto debito/Pil a fine 2023 scende al 134,8% (133,6% a meno delle compensazioni relative ai bonus edilizi) rispetto al 137,3% precedentemente stimato. Inoltre, "come già rilevato nel Def dello scorso aprile, l'andamento nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, continuerà a essere fortemente condizionato dall'impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d'imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020". Lo fa sapere il Mef.

Il rapporto debito/Pil, dunque, solo dal 2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto percentuale di Pil successivamente all'uscita dalla procedura per deficit eccessivi.

 

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