Piantedosi candidato in Campania? Senza De Luca ottime chance di diventare governatore. L'analisi dopo il retroscena di Affari
Matteo Piantedosi potrebbe lasciare il ministro dell’Interno e fare il candidato presidente, mentre Matteo Salvini potrebbe passare all’Interno e liberare le Infrastrutture a Zaia... Analisi
Matteo Piantedosi
Caos terzo mandato: Piantedosi governatore in Campania, Zaia alle Infrastrutture? L'analisi dopo il retroscena di Affari
Un’ipotesi apparentemente fantapolitica che circola in questi giorni è che potrebbe avvenire un triplice spostamento di caselle, nella compagine di governo. Più precisamente, in coincidenza con le elezioni regionali in Campania, Matteo Piantedosi potrebbe lasciare il ministro dell’Interno e fare il candidato presidente, mentre Matteo Salvini potrebbe passare all’Interno e liberare le Infrastrutture, alle quali arriverebbe come ministro, dal Veneto, il governatore uscente Luca Zaia.
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Il punto chiave riguarda il potenziale elettorale, in Campania, del campano Piantedosi. La situazione politica in Campania, per le elezioni regionali del 2025, è piuttosto complessa e ancora in evoluzione. Come detto, quello di Piantedosi è uno dei nomi che il centrodestra potrebbe candidare, in quota Lega (e la sua candidatura potrebbe effettivamente rafforzare la posizione della Lega nel Sud Italia, una regione tradizionalmente difficile per il partito). Ma Piantedosi potrebbe davvero vincere, nel “regno” di De Luca (senza più lo stesso De Luca come candidato)?
Diciamo che le sue possibilità di successo dipendono molto dal fatto che, in Campania, il centrosinistra si presenti unito oppure diviso. Vincenzo De Luca, l'attuale governatore, cerca con tutte le sue forze di ottenere un terzo mandato, ma la sua candidabilità è questione controversa e il Partito Democratico, per uscire dall’impasse, potrebbe scegliere un altro candidato, forse in collaborazione con il Movimento 5 Stelle. Se non si arrivasse a una candidatura unitaria di “campo largo”, e il medesimo campo largo si presentasse diviso, questa divisione potrebbe indebolire il fronte del centrosinistra, favorendo il candidato del centrodestra.
Dunque, le probabilità di vittoria di Piantedosi dipenderebbero molto da come si evolveranno queste dinamiche interne e dalle campagne elettorali che seguiranno. Se il centrosinistra non riuscisse a presentare un fronte unito, e fosse senza De Luca, le possibilità di successo del centrodestra aumenterebbero significativamente.
Il fatto è che, prima del “regno” di De Luca, la Campania aveva una sua dinamica elettorale non proprio così statica come appare oggi. Prima di De Luca, in tre elezioni su quattro aveva sì vinto il centrosinistra, ma in modo meno sbilanciato rispetto alle ultime due tornate elettorali. Nel 2010, aveva invece vinto il centrodestra, col 54 per cento circa, col candidato Stefano Caldoro.
Volendo riassumere la situazione, senza De Luca, in un indicatore di probabilità di successo, diciamo che a oggi Matteo Piantedosi ha 45 probabilità su cento di farcela. E se il campo largo non si presentasse come tale, il ministro dell’Interno potrebbe sicuramente raggiungere quota 50 per cento (e forse anche superarla). Una partita difficile, ma non impossibile.
*Politologo e sondaggista