Piantedosi dopo la manganellata di Mattarella: "Amareggiato". E fa autocritica

Parla il ministro dell'Interno dopo le polemiche per le manganellate ai manifestanti pro Palestina a Pisa e Firenze

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Piantedosi: "Le immagini di Pisa hanno amareggiato anche me"

"Siamo aperti a ogni analisi, anche autocritica, allorquando anche una sola manifestazione tra le migliaia ci ponesse il problema di verificare se tutto è andato per il verso giusto": lo ha affermato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in un'intervista al Corriere della Sera sulle polemiche per le manganellate ai manifestanti ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze. "Vedere quelle immagini ha contrariato e amareggiato anche me", ha detto il capo del Viminale a proposito dell'intervento del Capo dello Stato, "condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti".   

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"Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti", ha aggiunto Piantedosi che tuttavia ha negato che siano state cambiate le regole per gestire questo tipo di manifestazioni introdotte dopo il G8 di Genova: "Non è cambiato nulla di quel principio. Semmai si è ancor più rafforzato". "Nelle ultime ore a Milano le forze dell'ordine hanno gestito l'ennesima, impegnativa manifestazione cui hanno preso parte 15mila persone e durante la quale si è assistito purtroppo ancora una volta a comportamenti offensivi e violenti", ha osservato il ministro, "eppure nonostante le prescrizioni imposte dalle autorità, molte delle quali disattese, i manifestanti hanno espresso liberamente il loro pensiero senza alcuna criticità".   

"Dal 7 ottobre scorso sono state più di mille le manifestazioni e soltanto nel 3% dei casi si sono registrati incidenti", ha sottolineato Piantedosi. "È molto importante tenerlo presente ed evitare che singoli incidenti, pur gravi, vengano mai utilizzati da qualcuno per volgari strumentalizzazioni e distorte rappresentazioni della realtà", ha aggiunto. "Non può non essere sottolineato che il compito delle Forze di polizia in questi scenari complessi vada anche sostenuto con fiducia e senza pregiudizi: preavvisare le manifestazioni, rispettare le prescrizioni e gli accordi intercorsi con le autorità di pubblica sicurezza e, più in generale, rispettare la legge, sicuramente aiuta tutti a concorrere a quella complessa ricerca del punto di equilibrio tra libera manifestazione del pensiero, diritto alla pacifica riunione ed altrettanto doverosa salvaguardia della sicurezza pubblica".