De Luca "offende" una dirigente del Mic. Franceschini: “Chieda scusa”. Il caso

Il ministero della Cultura ha bocciato il piano paesaggistico di Regione Campania. Ira De Luca contro la dirigente Cipollone: "Ci faccio il brodino"

Politica
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De Luca-Franceschini, il caso nel Pd sugli "insulti" a una dirigente del ministero che ha bocciato il piano paesaggistico del governatore

Il Ministero della Cultura boccia il piano paesaggio della Regione Campania nell'ambito dei progetti per ottenere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Vincenzo De Luca si è rivolto alla dirigente Cipollone dicendo: "Ci faccio il brodino" e "se in un territorio c'è un accumulo di ecoballe che è diventato parte del paesaggio, va tutelato. Io non ho il bene di conoscere la dottoressa Cipollone, ma è la dottoressa Cipollone che ci ha mandato queste contestazioni. Secondo voi con le varie Cipollone realizziamo il Pnrr? Al massimo ci facciamo il brodino", così De Luca in diretta Facebook.

"L'avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso. Il Presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi", ha affermato il ministro della cultura, Dario Franceschini, in riferimento alle parole usate ieri dal presidente della Regione Campania riportate oggi sulla stampa.

Controrisposta del presidente della Regione Campania al ministro della Cultura Dario Franceschini. "Nessuno ha offeso nessuno - scrive De Luca su Facebook - trovo di una ipocrisia insopportabile l'abitudine a nascondersi dietro il 'politicamente corretto' per non affrontare i problemi di merito, avendo davvero tempo da perdere. Nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo. Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della 'tutela del paesaggio' che, se confermata, paralizzerebbe l'Italia. Non abbiamo bisogno dell'incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico".

 

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