Pnrr, l'Italia accelera: la Commissione eroga la sesta rata del Pnrr da 8,7 miliardi
La Commissione ha erogato all'Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti, come sesta rata del Pnrr
Tommaso Foti
Pnrr, la Commissione eroga la sesta rata del Pnrr da 8,7 miliardi all'Italia
La Commissione ha erogato all'Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti, come sesta rata del Pnrr. Lo rende noto l'esecutivo europeo. Il totale della sesta rata è di 8,7 miliardi. Il 28 giugno 2024, l'Italia ha presentato la sua sesta richiesta di pagamento, relativa a 39 tappe e obiettivi. Questi includono riforme nella pubblica amministrazione, migliorando le risorse umane, gli appalti pubblici e l'amministrazione fiscale, e nella politica sociale, tra cui la lotta al lavoro sommerso e il sostegno agli anziani non autosufficienti.
Sono compresi anche gli investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, oltre agli sforzi per la sostenibilità, tra cui la gestione dei rifiuti e lo sviluppo agro-solare. Il 26 novembre 2024 la Commissione ha adottato una valutazione preliminare positiva della richiesta, seguita dal parere favorevole del Comitato economico e finanziario del Consiglio, aprendo la strada alla decisione finale sull'erogazione. Ad oggi, l'Italia ha ricevuto un totale di 122,2 miliardi di euro, sui 194,4 miliardi di euro stanziati con il Recovery Plan.
"Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata fa seguito l'impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, prestando la massima attenzione all'attività di monitoraggio del piano e delle misure inserite nelle ultime tre rate, alle risultanze delle cabine di coordinamento presso le Prefetture e ai conseguenti piani di azione". Lo dichiara il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.
Si presterà attenzione anche "all'allineamento della piattaforma ReGiS con l'Italia reale degli investimenti in corso, al fine di individuare i necessari correttivi per la piena e puntuale attuazione del Piano nei tempi previsti", spiega. Foti esprime particolare soddisfazione per "il conseguimento del target relativo alla giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell'arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i Tar, ha visto pressoché azzerato il totale dei procedimenti da smaltire".