Pnrr, rischio ritardi per una big. Di chi parla Crosetto? Webuild. Inside

Il Gruppo ha attivato 12 cantieri finanziati anche con fondi Pnrr per un totale di 16 miliardi

Di Alberto Maggi e Marco Scotti
Tags:
crosetto webuild
Politica

Affari svela il giallo sulle parole del ministro della Difesa

 

Nell'intervista a Guido Crosetto del Corriere della Sera, il ministro della Difesa ha affermato parlando del Pnrr: "Le dico cosa ho scritto a Fitto in un messaggio subito dopo l’approvazione: sei stato molto bravo, non ne avevo dubbi, ma adesso la mia preoccupazione è se il tessuto burocratico, industriale, privato sarà davvero in grado di tradurre in opere i piani. Più quello privato, mi preoccupa, in verità". E ancora: "Io dico che, per le opere pubbliche e industriali, mi auguro che le aziende, soprattutto la più grande del settore, che ha vinto moltissime gare sia in grado, cioè abbia la capacità tecniche, organizzative e finanziarie di realizzarle davvero, nei tempi previsti".

E qui si è aperto un giallo, a quale grande azienda si riferisce Crosetto? Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da diverse fonti qualificate, gli occhi del titolare della Difesa sarebbero puntati su Webuild S.p.A., fino al 15 maggio 2020 Salini Impregilo S.p.A. (che ha anche ricostruito l'ex Ponte Morandi a Genova), gruppo multinazionale italiano nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria. Anche perché, fanno notare i bene informati, l'azienda ha l'identikit perfetto per essere riconducibile alle frasi del ministro. È attiva in oltre 50 Paesi nella realizzazione di grandi opere di ingegneria civile: dighe e impianti idroelettrici, opere idrauliche, ferrovie e metropolitane, aeroporti e autostrade, edilizia civile e industriale.

Il gruppo, nato nel 2014 dalla fusione di Salini S.p.A. ed Impregilo S.p.A. è di gran lunga al primo posto nella classifica delle imprese italiane nel settore delle costruzioni. Per di più una fetta significativa del fatturato deriva proprio dall'estero, anche grazie ad operazione di M&A. A gennaio 2016, ad esempio, il Gruppo ha acquisito la società di costruzioni statunitense Lane Industries.

Webuild è quotata nell'indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano, è partecipata dallo Stato italiano attraverso CDP Equity, che è il secondo azionista con il 16,45%, ed è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Salini Costruttori S.p.A. Ma c'è di più: WeBuild ha operativi 12 cantieri, al momento, con fondi già stanziati - anche tramite Pnrr - che ammontano a complessivi 16 miliardi di euro. In più di un'occasione PIetro Salini, amministratore delegato del Gruppo, ha dichiarato che non ci sono ritardi nella realizzazione delle opere. E in effetti nulla fa pensare che vi possa essere qualche intoppo nella realizzazione dei vari cantieri.

E allora? Allora per usare un adagio di andreottiana memoria, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Non sarà che l'eventuale allusione di Crosetto a WeBuld rappresenti una stoccata alla Lega - che pochi giorni fa ha bacchettato Francesco Lollobrigida - visto che il Gruppo guidato da Pietro Salini si è aggiudicato l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina? Non sarà dunque che Crosetto, colonnello di Giorgia Meloni, abbia voluto pungere Matteo Salvini in quella grande opera che è parte integrante del programma elettorale del Carroccio? Ah, saperlo...