Lotito offre Acerbi al Monza di Silvio, le malelingue: in saldo per un seggio
Il presidente della Lazio avrebbe proposto il difensore della Nazionale al Monza, di proprietà del leader di Forza Italia, ad un prezzo stracciato
Elezioni, la lunga lista degli impresentabili. Ritorni clamorosi
La caccia ad un seggio blindato per le prossime elezioni politiche del 25 settembre è in pieno svolgimento, i leader dei partiti devono decidere come comporre le liste e il tempo stringe, il termine ultimo per definire tutto è tra meno di 10 giorni. L’ultima dalla campagna elettorale - si legge sul Fatto Quotidiano - è una doppia trattativa che vedrebbe al centro un seggio in Parlamento e un colpo di calciomercato: il presidente della Lazio Claudio Lotito, infatti, starebbe cercando una candidatura sicura e dialoga con Berlusconi, patron di Forza Italia ma pure del Monza, a cui ha offerto in saldo - appena 3 milioni - l’acquisto del difensore Francesco Acerbi. Lotito conferma le due trattative, ma nega il collegamento anche se il doppio colpo già illumina la vigilia del 25 settembre.
Tra le varie candidature - prosegue il Fatto - avanzano anche tanti impresentabili, con condanne a carico. Per Forza Italia Renato Schifani vale un seggio al Senato ma potrebbe essere anche l’asso da giocare per la presidenza della Sicilia, nonostante sia alla sbarra a Caltanissetta nel processo sul sistema Montante. La lingerie di Victoria’s Secret comprata a New York, le cene ai Parioli e lo shopping in via Condotti “ai danni dell’Ugl" è valsa una condanna per appropriazione indebita a Renata Polverini. Ambisce a tornare in Parlamento anche Luigi Grillo che l’Udc candida capolista in Liguria nonostante abbia patteggiato 2 anni e 8 mesi per l’accusa di corruzione all’epoca dell’Expo di Milano. Mariarosaria Rossi, ex fedelissima del Cavaliere oggi nelle truppe Totiane, è a processo per falsa testimonianza nell’ambito del Ruby ter, mentre l’altro ex azzurro Paolo Romani è indagato per peculatoc(per peculato è stato già condannato a 1 anno e 4 mesi). E Vittorio Sgarbi? Dovrebbe tornare in Parlamento, lui che nel 1996 è stato condannato per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.