Post Sangiuliano, Meloni teme complotti e si blinda: a Chigi solo la sua scorta, via la polizia. Ma l'ufficio stampa smentisce

La premier ora cerca anche un superconsulente per la comunicazione del governo, dopo la vicenda legata all'ex ministro e a Boccia per fermare la fuga di notizie

di redazione politica
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Giorgia Meloni -  Gennaro Sangiuliano -  Maria Rosaria Boccia -

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Post Sangiuliano, Meloni cambia strategia per la sua sicurezza: via la polizia, vuole solo la sua scorta

Le conseguenze del caso Sangiuliano-Boccia arrivano a Palazzo Chigi. Giorgia Meloni teme complotti e fughe di notizie e per questo ha deciso di adottare alcune iniziative inedite. Il primo ordine che ha dato la premier appena arrivata nel suo ufficio dopo le dimissioni dell'ex ministro della Cultura e le varie interviste rilasciate dall'ex amante Boccia, - in base a quanto risulta a La Stampa - è stato perentorio: via la polizia dallo spazio adiacente la stanza della presidenza del Consiglio, al primo piano. Meloni ha deciso di privarsi del dispositivo di sicurezza che viene garantito dall’ispettorato in servizio permanente nel palazzo del governo. Un inedito assoluto: mai era successo prima nella storia della Repubblica che un premier chiedesse di fare a meno degli agenti che stazionano in borghese al piano per controllare chi entra e chi esce dal suo ufficio, e in qualche caso anche per accompagnare gli ospiti.

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La premier - in base a quanto risulta a La Stampa - sostiene di fidarsi ormai solo della propria scorta. Non vuole nessuna persona attorno alla sua porta che non sia di strettissima e provata fiducia, come gli uomini che la seguono ovunque e, in Italia o all’estero, vigilano sulla sua tutela. Ieri, come ogni mattina, gli agenti di polizia si sono diretti al posto loro assegnato, al primo piano. Poco dopo, il superiore li ha chiamati e li ha fatti scendere. Nuove disposizioni, nient’altro da sapere. La polizia non può che prenderne atto. Ieri sera gli uffici stavano ultimando l’ordine di servizio, che avrà validità a partire da oggi. Una scelta che rivela lo stato d’animo di Meloni in questa fase. La premier sta pensando a un superconsulente della comunicazione, che dovrebbe affiancare Fazzolari, il quale resterebbe coordinatore ma più nelle vesti di stratega politico.

Il terrore della ricattabilità e di essere osservata fin dentro il portone di casa è emerso in più occasioni. Nella conferenza stampa di inizio anno ha evocato un complotto ai suoi danni, ordito "da chi in questa nazione ha pensato di dare le carte", "affaristi, lobbisti e compagnia cantante". Con chi ce l’ha? Le viene chiesto. "Non fatemi dire di più", è la risposta.

Sicurezza: Silp, agenti via da piano premier? "Fatto gravissimo"

"Abbiamo appreso dalla stampa e successivamente verificato che le poliziotte e i poliziotti in servizio all'Ispettorato di PS Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano dove si trovano gli uffici della presidente del Consiglio Giorgia Meloni probabilmente per mancanza di 'fiducia' nei loro confronti. Meloni sul suo piano vorrebbe soltanto la scorta, ma non puo' essere lei a decidere chi e come deve garantire la propria sicurezza. Si tratta di una cosa gravissima, mai accaduta in questi termini nella storia della nostra Repubblica. Una vicenda che ha gettato nello sconforto i nostri colleghi che da sempre con dedizione e spirito istituzionale operano per la sicurezza di chi ha l'onere e l'onore di governare questo Paese". Ad affermarlo e' Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, nonostante la smentita arrivata da Palazzo Chigi. "L'ispettorato di PS Palazzo Chigi - ricorda Colapietro - e' un ufficio speciale di pubblica sicurezza con competenza dedicata ed e' adibito alla protezione del presidente del Consiglio e alla vigilanza della sede del governo. Nessun premier puo' allontanare i poliziotti o distoglierli da questo servizio, se ci sono delle criticita' documentate vanno rappresentate al ministro competente o al capo della polizia che puo' agire di conseguenza, magari rimodulando l'impiego del personale. Il rispetto delle istituzioni e della democrazia e' fondamentale e non puo' essere messo in discussione. Attendiamo risposte". 

L'Ufficio stampa di Meloni: "Ha totale fiducia nella Polizia"

"È priva di fondamento la notizia secondo la quale sono state date nuove disposizioni alle forze di polizia presenti a Palazzo Chigi nei confronti delle quali il presidente del Consiglio da sempre ripone piena e totale fiducia. Non è cambiato nulla". Lo afferma il capo ufficio stampa della premier Giorgia Meloni, Fabrizio Alfano, conversando con i giornalisti a Palazzo Chigi, a proposito dell'articolo de La Stampa. "La polizia rimane quindi al primo piano. Non cambia il dispositivo di sicurezza - ha aggiunto Alfano -. L'unica variazione che potrebbe avere innescato questa assurda ricostruzione è il fatto che il presidente del Consiglio ha fatto presente al direttore dell'ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore".