Pozzolo, campanello d'allarme per Meloni. Metta ordine in FdI. Le Europee...

Le ripercussioni sul partito della premier dopo il caso del deputato con la pistola

di Alessandro Amadori*
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Giorgia Meloni e Emanuele Pozzolo
Politica

Il partito di Giorgia Meloni deve ancora rimettere a punto il suo “stile”, dopo la grande vittoria del 2022

La vicenda del deputato Emanuele Pozzolo, dalla cui pistola sarebbe partito accidentalmente un colpo che ha ferito  un uomo durante la festa di Capodanno, ha richiamato l’attenzione dei media e suscitato polemiche e critiche nei confronti di Fratelli d’Italia, il partito di cui il deputato fa parte. Il fatto è che  Pozzolo è noto per le sue posizioni no vax, pro armi e contro la sentenza della Corte costituzionale sull’obbligo vaccinale. Che il colpo sia partito dalla sua arma è dunque una circostanza sfortunata che genera un problema di immagine.

Secondo alcuni osservatori, questo episodio potrebbe dunque danneggiare l’immagine complessiva di Fratelli d’Italia, che si propone come un partito di destra moderata e responsabile, e mettere in difficoltà la sua leader Giorgia Meloni, che dovrà decidere se difendere o meno il suo deputato.

Secondo altri, invece, la vicenda non avrà grandi ripercussioni sul consenso elettorale di Fratelli d’Italia, che potrebbe anzi sfruttare la situazione per rafforzare il suo messaggio di difesa della libertà individuale e della sicurezza dei cittadini.

In ogni caso, la vicenda Pozzolo è un po’ imbarazzante per Fratelli d’Italia. La mia personale opinione è che essa non avrà un riflesso elettorale diretto, in termini di intenzioni di voto. L’opinione pubblica è da diversi mesi ormai orientata a valutare l’attuale maggioranza, anche e soprattutto quanto a propensione a rivoltarla, su tre questione fondamentali, che sono l’economia del quotidiano (costo della vita, redditi, sostegno alle famiglie e stimolo alle imprese), la sicurezza (intesa come repressione dei reati che toccano maggiormente la vita dei cittadini, certezza della pena, ripristino del senso della legalità), l’immigrazione  e l’effettiva integrazione di chi arriva nel nostro Paese.

D’altra parte, il riflesso sull’immagine c’è. Perché anche questo episodio, a prescindere da quali saranno gli eventuali risvolti giudiziari, tende a far pensare (sommandosi ad altri episodi del 2023) almeno una parte dell’opinione pubblica che, tra le fila di Fratelli d’Italia, vi sia un certo numero di esponenti (sia parlamentari che di governo) che non hanno ancora preso pienamente coscienza del fatto che stare all’opposizione è una cosa, stare al governo un’altra. Stare al governo richiede una maggiore attenzione al dettaglio, a come ci si esprime, a cosa si dichiara, a come ci si comporta anche in situazioni informali o, come nel caso in questione, di festa e spensieratezza.

In conclusione, il partito di Giorgia Meloni deve ancora rimettere a punto il suo “stile”, dopo la grande vittoria del 2022, e (per una quota dei suoi esponenti) crescere sul piano della consapevolezza istituzionale. Le elezioni europee 2024 sono vicine, e l’opinione pubblica terrà conto anche dei comportamenti privati dei rappresentanti dei maggiori partiti.

*politologo e sondaggista