Premierato, Casellati sul sondaggio di Affari: "Riforma dà voce ai cittadini"

Alfieri (Pd): "No da italiani". Malan (FdI): "Dati non stupiscono". Balboni (FdI): "Irreversibile democrazia alternanza". Romeo (Lega): "Quesito semplice"

Di Alberto Maggi
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Giorgia Meloni e Maria Alberti Casellati
Politica

Premierato, il sondaggio di Affaritaliani.it irrompe nel Palazzo. Le interviste

 

Trionfo del sì al referendum confermativo che introduce l'elezione diretta del premier. Il sondaggio di Affaritaliani.it, il primo realizzato sulla riforma costituzionale varata dal governo Meloni, irrompe nel mondo politico.

"E’ un risultato che non stupisce, anzi conferma le nostre analisi". La ministra delle Riforme Elisabetta Casellati commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 per Affaritaliani.it sul quasi certo referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni.

"Gli italiani per troppo tempo sono stati condannati all’irrilevanza vedendo il loro voto finire in fumo. Abbiamo assistito da più di dieci anni a governi che non corrispondevano alla volontà popolare. Finalmente la riforma costituzionale restituisce voce ai cittadini, li riavvicina alla politica e agli appuntamenti elettorali rafforzando nella partecipazione il circuito democratico", conclude la ministra Casellati.

“Sono dati che non dovrebbero stupire. Gli elettori ci hanno votati anche per questo. I partiti contrari dovranno spiegare agli elettori perché non vogliono che siano loro a scegliere il capo del governo, in particolare il M5S che diceva di essere per la democrazia diretta". Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 per Affaritaliani.it sul quasi certo referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni.

"Questo sondaggio conferma una sensazione diffusa, cioè che gli elettori vogliono che la scelta di chi li dovrà governare smetta di essere una variabile indipendente del voto". Il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni di Fratelli d'Italia, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 per Affaritaliani.it sul quasi certo referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni.

"Gli italiani sono stanchi di ribaltoni, giochi di palazzo, geometrie variabili, governi tecnici non votati da nessuno. Vogliono incidere direttamente e con piena ragione sulla scelta di chi li governerà. Il premierato renderà irreversibile la democrazia dell'alternanza, che è la forma più compiuta di democrazia, l'unica in cui l'elettore si sente coinvolto. E favorirà la partecipazione alla vita politica. Non è un caso se dopo il governo Monti l'astensione è crollata del 5% e dopo quello Draghi del 9%", conclude Balboni.

"Garanzia di stabilità di governo, norma anti ribaltoni e quesito semplice sono elementi che ci danno ottimismo in caso di referendum confermativo".  Il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 per Affaritaliani.it sul quasi certo referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni.

IL PD SICURO CHE GLI ITALIANI CAMBIERANNO IDEA

"E' ancora molto presto per parlarne, non si sa ancora bene quale sarà il testo finale e se si chiede oggi senza una discussione approfondita la gente risponde sì. Sono certo che questi numeri cambieranno quando si capirà bene che questa riforma mette a rischio il ruolo del presidente della Repubblica come garante dell'unità nazionale". Il senatore Alessandro Alfieri, responsabile riforme del Pd, commenta con Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 per Affaritaliani.it sul quasi certo referendum confermativo sul premierato dal quale emerge una vittoria netta del sì alla riforma costituzionale varata dal governo Meloni."

Gli italiani cambieranno opinione rispetto a questi numeri perché si tratta di una riforma fatta male, non si ha più la stessa legittimazione parlamentare tra Presidente e premier, non funziona. E non a caso non esiste in alcuna parte del mondo. Se vogliamo rafforzare l'esecutivo e le prerogative del Parlamento noi ci siamo, ma questa riforma non va assolutamente bene. La mia impressione è che comunque il testo cambierà parecchio in Parlamento. Anche nella maggioranza ci sono molti dubbi", conclude Alfieri.