Premierato, la Lega apre al ballottaggio. Siluro a FdI e a Meloni

Ritorsione per il rallentamento sull'autonomia regionale differenziata

Di Alberto Maggi
Politica

Riforme, tensione nella maggioranza

 

“Il premio di maggioranza è un tema importante e forse va individuato il meccanismo con cui attuarlo proprio per dare rappresentanza maggiore possibile alle scelte del corpo elettorale”. Lo ha detto il senatore della Lega e vicepresidente della commissione Affari costituzionali Paolo Tosato, intervenendo nella seduta della prima commissione impegnata nell’esame del ddl premierato. “Come arrivare al premio di maggioranza? È ovvio dal mio punto di vista che, anche se non è forse nelle logiche del Centrodestra, un eventuale ballottaggio fa sì che le due coalizioni che sono arrivate prime al primo turno possano contendersi al secondo turno la maggioranza e in tal modo chi arrivasse prima a questo secondo turno elettorale avrebbe la maggioranza dei votanti, legittimando così una scelta di premio”, ha aggiunto Tosato.

“L’esperienza mi ha insegnato - ma credo anche sia una convinzione di molti elettori - che per rendere più efficace l’azione di Governo un premio di maggioranza possa essere uno strumento utile Io mi riconosco pienamente nella necessità di garantire maggiore governabilità” perché “l'attuale legge elettorale difficilmente determina maggioranze politiche omogenee che sono in grado nei cinque anni di legislatura di portare avanti un mandato, un programma”, ha affermato il senatore della Lega.

Di fatto, con queste affermazioni il Carroccio mina alla base l'intero impianto della riforma istituzionale voluta fortemente da Giorgia Meloni. La premier e Fratelli d'Italia non vogliono assolutamente il ballottaggio e l'uscita di Tosato viene letta in ambienti di FdI come una risposta al rallentamento dell'iter sull'autonomia regionale differenziata alla Camera. Una sorta di ritorsione della Lega contro il resto della maggioranza che va a colpire quella che per Meloni è la madre di tutte le riforme.

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