Premierato, Zaia scalda i motori per diventare il governatore d'Italia

L’introduzione del premierato in Italia è di là da venire eppure qualcuno sembra già annunciare la sua corsa...

di Daniele Marchetti
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Luca Zaia
Politica

Premierato, Zaia scalda i motori per diventare il governatore d'Italia. Commento

Tutto è ancora in alto mare. L’introduzione del premierato in Italia è di là da venire eppure qualcuno -tanto per non fare nomi il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia- sembra già annunciare la sua corsa. Illazioni? Forse! Ma le parole rilasciate dall’inquilino di Palazzo Baldi al quotidiano QN appaiono alquanto chiare. Persino sinistre, per le orecchie della Premier in carica che tutti considerano la naturale candidata all’investitura popolare.

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Per il paladino dell’autonomia regionale; per colui che ha fatto della battaglia sull’autonomia differenziata per le regioni a statuto ordinario la propria “ragion politica” affermare che: “Anche se non ci fosse l’autonomia io sosterrei in ogni caso il premierato senza se e senza ma” e, poi, “Il presidente del consiglio eletto dal popolo sarà il «governatore d’Italia»” appare, se non proprio una discesa in campo, un forte avviso ai naviganti: a Giorgia Meloni ma anche, e forse prima di tutto, al segretario del suo partito. A quel Matteo Salvini che -o per una ragione o l’altra- non è mai riuscito a coronare il sogno di rivestire i panni del leader del centrodestra e quindi divenire il vero aspirante alla poltronissima di Palazzo Chigi.

E le parole contano! Non -si badi bene- il Sindaco d’Italia come era stato chiamato (non a caso) dall’ex sindaco di Firenze Matteo Renzi, bensì il Governatore d’Italia carica riferita proprio allo status del presidentissimo e governatore per antonomasia, Luca Zaia. Perché se il presidente del consiglio eletto dal popolo fosse davvero individuabile come il governatore dell’Italia chi più di Zaia ha l’aplomb e le mostrine conquistate sul campo per rivestire un tale ruolo? Abito tagliato su misura -si direbbe- che, mai come in questo caso, farebbe il monaco!

Dunque, una botta al cerchio: alla candidata in pectore Giorgia Meloni, e l’altra alla botte: all’eterno secondo Matteo Salvini. Ma c’è un ma! Il navigato lumbard di Conegliano, che sa fare bene i suoi calcoli e conoscere a menadito “i suoi polli”, ha messo sul tavolo anche un altro carico da novanta: il taglio dei limiti di mandato per Sindaci e Governatori. Ecco, la scure politica! Sembra dire Zaia a Meloni e Salvini: o mi permettete di essere nuovamente governatore del Veneto per la terza volta (ed oltre) togliendo il limite dei due mandati, oppure sappiate fin da subito che mi troverete in corsa come premier. La minaccia (tutta politica) è servita!