Camera, bocciato il presidenzialismo di FdI. Centrodestra compatto
Camera, sì agli emendamenti soppressivi, stop alla riforma presidenzialista
Camera, stop al presidenzialismo da Pd e M5S
La Camera di fatto affossa la proposta di legge costituzionale sul Presidenzialismo presentata a Montecitorio da Fratelli d'Italia. Viene approvato l'emendamento M5S al testo che sopprime i primi quattro articoli con 236 si', 19 astenuti (Iv) e 204 no. A favore ha votato il centrodestra, contro il resto del centrosinistra. Meloni sapeva che la riforma non sarebbe mai stata approvata entro la fine della legislatura ma può dirsi soddisfatta per la compattezza del Centrodestra.
Soppressi man mano, con l'approvazione di altri emendamenti soppressivi con una identica maggioranza, anche gli articoli 5, 6 e 7 e 13, che sostanzialmente eliminano gli altri articoli di cui si compone il testo. Il governo si e' sempre rimesso all'Assemblea nel parere sugli emendamenti.
"Se ci fosse stata l'elezione diretta del capo dello Stato il Partito Democratico, in tutte le sue diverse forme nominalistiche, non avrebbe mai governato. La democrazia parlamentare è diventato il loro cavallo di Troia per assediare Palazzo Chigi. Salvo poi governare a colpi di fascistissimi decreti legge e fiducie. Sarà mai possibile riformare la Costituzione con questa sinistra? Sì ma solo se la riformano loro". Così il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia a commento del voti soppressivo della Pdl costituzionale a firma della presidente Giorgia Meloni sull'elezione diretta del Capo dello Stato.