Prestiti insostenibili, vende casa: il Tribunale stralcia il 60% dei debiti
Riconosciuta a un pensionato di Arpino l'accesso alla legge Salva Suicidi
Prestiti insostenibili, vende casa: il Tribunale stralcia il 60% dei debiti.
La pensione, per anni agognata e immaginata come un momento di massima serenità, si è rivelata essere un vero incubo per un uomo del frusinate che si è ritrovato sommerso dai debiti. Per fortuna, si tratta di una storia a lieto fine, con il Tribunale di Cassino che gli ha stralciato circa il 60% del debito.
Accende prestiti per ristrutture casa e comperare un'auto
Dopo una lunga carriera nel settore elettrotecnico, segnata da soddisfazioni ma anche sacrifici, l’uomo residente ad Arpino va finalmente in pensione. Un momento molto atteso, in cui avrebbe voluto vivere serenamente, godere del meritato riposo e concedersi qualche miglioria. Decide, quindi, di ristrutturare casa e comprare una nuova automobile, chiedendo prestiti per sostenere entrambe le spese.
Travolto da rate e interessi
Gli interessi sul denaro preso, però, si rivelano ben più gravosi di quanto pensasse, e in poco tempo si rivelano insostenibili. Quella che sembrava una scelta responsabile e pianificata si è trasformata in un incubo finanziario.
Vende la casa e si ammala
Dopo la vendita della casa, l’uomo si è trasferito un’abitazione in affitto, che però ha comunque comportato diverse spese. In quel periodo, inizia ad avere anche problemi di salute e sviluppa una patologia cronica, che lo costringe a sostenere spese mediche regolari. Mese dopo mese, le rate continuano ad accumularsi, cifre che il pensionato non riesce più a sostenere, e appare sempre più evidente che per lui sarà impossibile restituire quel denaro.
Riconosciuti i requisiti per la legge Salva Suicidi
La situazione sembra essere senza via d’uscita, finché non trova il coraggio di chiedere aiuto rivolgendosi a Legge3.it, per avere accesso alla procedura di liquidazione controllata. Dopo aver appurato che avesse i requisiti per usufruire degli strumenti introdotti dalla Legge n. 3 del 2012, nota anche come Legge Salva suicidi, e dal successivo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Giudice del Tribunale di Cassino ha concordato lo stralcio di circa il 60% della somma, a fronte di un piano di rientro triennale che prevede il pagamento di rate mensili di circa 470 euro, una cifra realmente sostenibile per l’uomo.