Prodi detta la linea a Schlein: "Prima riunire i riformisti, poi le alleanze"

L'ex premier: "Temono per la tenuta del partito? Il problema semmai è allargarlo. Bonaccini ha perso perché era considerato l'usato sicuro"

Politica

Prodi su Schlein: "Coinvolgere subito Ong, sindacati e imprese"

Romano Prodi dice la sua sul successo di Elly Schlein alle primarie del Pd. L'ex premier non si stupisce più di tanto per il suo successo. "Ci poteva stare, si è capito, a ridosso del voto, che qualcosa si stava muovendo. Forse - spiega Prodi a Repubblica - il desiderio di cambiamento era più profondo di quel che sembrava, ma ci sarà tempo per fare analisi, ora bisogna guardare alla realtà e al mandato che Schlein ha ricevuto. Ho letto che Maria Elena Boschi ha parlato di nuovi scenari molto interessanti per il Terzo Polo. Spera di prendere pezzi del Pd, ma non credo sia una speranza fondata. Schlein avrà lo stesso problema che avrebbe avuto se avesse vinto Bonaccini: aprirsi ai riformismi. Direi meglio, riformare i riformismi. Lo so che ora tutti guardano alle alleanze, ma è una lettura poco interessante, al momento".

"Ora - prosegue Prodi a Repubblica - per il Pd si tratta invece di coinvolgere tutte le intelligenze che corrono per il Paese, dall’associazionismo alle Ong, dai diversi sindacati alle imprese, per coinvolgerli in un progetto di rilancio. C’è tanta gente che non si sente più rappresentata e nemmeno lontanamente ascoltata. Questa è la sfida che il Pd ha davanti, indipendentemente dal segretario che si è scelto. Qualcuno alla vigilia aveva descritto Bonaccini come usato sicuro, e io penso fosse un complimento. So chi è, mi fido di lui, so cosa potrà fare. Schlein invece era il nuovo rischioso, perché il nuovo, insieme alle speranze, porta sempre qualche rischio". Sul governo: "Fare opposizione, dopo le parole di Piantedosi sui migranti, non sarà difficile".

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