Puglia, Emiliano a La Piazza apre la strada a Decaro: “Se Antonio non lo fa adesso il presidente, quando?”

L'intervento del governatore pugliese alla kermesse di affaritaliani.it

di Redazione
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Michele Emiliano -  Angelo Perrino

Politica

La Piazza 2024, l'intervento di Michele Emiliano

Michele Emiliano a La Piazza smentisce le ipotesi di un terzo mandato in Puglia e lancia il collega ed ex sindaco di Bari Antonio Decaro. “Mi auguro di non doverlo fare per forza il terzo mandato” e “se Antonio che ha 55 anni non lo fa adesso il presidente della Regione, quando deve farlo?”.

Il presidente pugliese alla kermesse di affaritaliani.it fa il punto sulla politica locale e nazionale: “In Puglia tutto tranquillo, abbiamo una marea di problemi da risolvere, alcuni per i quali abbiamo bisogno di una relazione con il governo più intensa, con qualsiasi governo. Ogni regione ha i soldi che ha avuto l’anno passato, questo sistema non funziona più, bisogna passare al Lep, i livelli minimi di prestazione, ne stiamo riparlando solo per zuccherare la pillola dell’autonomia”.

Emiliano esclude “che le forza politica del Nord permetta che arrivino soldi al Sud”. Poi rivendica: “La Puglia è la prima in Italia per la spesa dei fondi europei” e i rapporti con Fitto non sono stati “mai cruenti”, ora forse “si è ammorbidito con la prospettiva di andare a Bruxelles”.

Il sistema sanitario, in particolare quello pugliese, per il presidente dem “è cresciuto dal penultimo al decimo posto”. In Lombardia “danno maggiore priorità a chi prenota dal Sud rispetto ai lombardi. Pur di rubare pazienti da altre regioni post pongono i pazienti della propria regione”.

Sul G7 appena passato, Emiliano parla di “una grande opportunità per la Puglia”. E racconta un aneddoto: “La sera del concerto di Bocelli, quando la premier Meloni mi ha invitato a cena, ero seduto a fianco di Blinken (segretario di Stato Usa), tutti i grandi della terra hanno fatto in modo di farmi capire che erano entusiasti di quello che stavano vivendo. L’Italia è tutta bellissima, quello che fa la differenza è il modo in cui accogli”.

Sul futuro Emiliano riflette e si mette a disposizione del partito: "Non so cosa faro'. Mi pare che tre mandati siano un po' troppo... Repubblica da sempre ha il profilo di tentare di creare zizzania tra me e Antonio (Decaro, ndr). Questa cosa non esiste. Abbiamo creato una bellissima classe dirigente e mi auguro che questi giovani, anche se giovani non sono piu'... Se Antonio che ha 55 anni non lo fa adesso il presidente della Regione, quando deve farlo? Sono pronto a fare tutto cio' che serve a far proseguire questa rivoluzione".

“Io passo indietro e avanti Decaro? Non sono autorizzato a dirlo. Mi auguro di non doverlo fare per forza il terzo mando. Tornare in magistratura? Io potrei perché a me non si applica la legge nuova, ma sarei in imbarazzo, meglio di no. Posso continuare a lavorare per la Puglia”.

Sul Campo largo il governatore pugliese propone il “metodo Emiliano”: “Tutti siete graditi ma dovete venirmi dietro”, “lo dico anche ai 5 Stelle che stanno facendo un lavoro terribile all’interno, il campo largo deve creare una alternativa alle destre”.

E a Palazzo Chigi chi andrebbe? Schelin o Conte? Proprio a La Piazza il pentastellato Stefano Patuanelli ha aperto all’ipotesi di Schlein-premier.

“Io sono disponibile”, ha scherzato Emiliano. “Schlein è un candidato naturale – spiega il governatore -. Ha fatto un capolavoro quando è stata eletta, vincendo le primarie da outsider, cessando le ostilità interne al partito, aiutata da Bonaccini, e dopo di che sta posizionando il partito come il punto di rifermento di che vuole un’alternativa al governo Meloni. Sta cominciando a convincere anche i moderati del Cdx. È evidente che Forza Italia sta lavorando a un nuovo collegamento con il cattolicesimo moderato”, il riferimento al tema dei migranti e della cittadinanza italiana. Per Emiliano “Tajani è un brav’uomo e sta facendo una riflessione profonda” ed “Elly (Schlein ndr) è la punta più avanzata di un mondo che sta cambiando”.