Pupi Avati, la confessione alla festa di FdI: "Ecco perchè Meloni mi commuove"

Il regista ha partecipato al dibattito di piazza del Popolo dove si tiene la festa per i dieci anni di Fratelli d'Italia

Politica

Pupi Avati alla festa di Fratelli d'Italia a Roma: "Il cinema di oggi non guarda nè a Dx nè a Sx, ma Meloni mi commuove"

Il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore bolognese è tra i protagonisti della festa organizzata da Fratelli d'Italia in piazza del Popolo a Roma in occasione dei dieci anni di vita del partito. E proprio durante un'intervento, dal palco della Capitale Pupi Avati dapprima si smarca da ogni identificazione politica, sottolineando: "So bene che quelli che dicono di non essere né di destra né di sinistra alla fine vengono etichettati come di destra. Ma io sono i miei film. I primi furono sessattottini, perché risentivano di quel clima, ma dopo sono sempre stato semplicemente me stesso".

A chi quindi gli chiede se il cinema di oggi guarda a destra o a sinistra, il regista risponde in modo chiaro: "Io non ho mai avuto di queste schizzinosità. Domani proverò a trasmettere un po’ di esperienza. Ho iniziato questo lavoro circondato da maestri come Fellini, Antonioni, De Sica, e ora? I film costano tanti soldi, ma in gran parte non sono più cultura". Poi parla del suo ultimo film, "Dante": "È uscito quattro mesi fa ed è ancora ottavo nella classifica Cinetel. È la prova che il pubblico viene sottovalutato. Non  è composto di beoti. Gli italiani chiedono di più".

Infine, due parole anche su Giorgia Meloni: "Penso che sia una donna di una grandissima forza e di altrettanta coerenza personale. Mi commuove pensare che una donna così minuta sia alle prese con una simile responsabilità. Non dovremmo essere tutti contenti che una donna ce l’abbia fatta ad arrivare a palazzo Chigi?". Insomma per Pupi Avati la Meloni ha superato l'esame-governo. Ora la attende la sfida più difficile, risolvere i problemi degli italiani. 

 

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