Berlusconi al Quirinale? "Ci sono i numeri per eleggerlo". Parla Tajani

Berlusconi al Quirinale? "I voti si trovano e il Centrodestra sarà leale"

Di Alberto Maggi
Antonio Tajani Lapresse
Politica
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Quirinale, intervista al coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani

 

"Non si chiede di essere candidati al Quirinale e lui non lo ha chiesto, ma è certamente un sogno realizzabile. Quando glielo diciamo, risponde con un sorriso". Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, risponde così alla domanda di Affaritaliani.it se quella di Silvio Berlusconi presidente della Repubblica sia una candidatura ufficiale o sia solo un'ipotesi, un sogno. Sulla carta, considerando i delegati regionali, il Centrodestra parte da circa 440 voti e a quindi a Berlusconi ne mancano circa 65 per essere eletto dal quarto scrutinio. "I voti si possono trovare, il Parlamento è sovrano". Dialogo aperto con Italia Viva? "Con Renzi non abbiamo parlato di Quirinale, siamo tutti concentrati in questo momento sulla Legge di Bilancio e sul rilancio dell'economia. Ancora non sono iniziati i colloqui quirinalizi", afferma Tajani.

Ma - sottolinea - "se Berlusconi accetta la candidatura ci sono i numeri per farlo eleggere Capo dello Stato, ne sono convinto. D'altronde nei sondaggi, insieme a Draghi, è quello che ha il consenso più alto di tutti". Il Centrodestra sarà compatto dalla Lega a Fratelli d'Italia fino a Coraggio Italia? "Non ho alcun dubbio sulla lealtà del Centrodestra in tutte le sue anime", risponde convinto il numero due di Forza Italia.

Qualcuno però dice che Berlusconi sarebbe un Presidente divisivo... "Ricordo che parlava di collaborazione istituzionale anche quando a Palazzo Chigi c'era Conte e ricordo che Berlusconi è stato uno dei realizzatori del governo di unità nazionale guidato da Draghi. E' la persona migliore per tutelare l'interesse nazionale e non di parte, ha saputo nei momenti giusti rinunciare alla maglietta di parte e alla bandiere a favore dell'interesse generale del Paese. Infatti sono arrivati riconoscimenti importanti da Conte e da diversi rappresentanti della sinistra".

Qualcuno ha letto le parole di apprezzamento di Berlusconi per il reddito di cittadinanza come un modo per blandire i parlamentari 5 Stelle... "Non è così, sul principio siamo sempre stati d'accordo con il reddito di dignità e con l'aiuto a chi è rimasto indietro. Abbiamo sempre proposto di innalzare le pensioni minime e quelle di invalidità. Il reddito di cittadinanza partiva da un principio giusto, poi non è riuscito a realizzare gli obiettivi. Ora con il governo Draghi è stato raggiunto un buon compromesso, verrà utilizzato da un numero inferiore di persone, e non più dai furbetti, con la possibilità di ridurre la pressione fiscale grazie a quei risparmi. Per quanto riguarda l'abbattimento del caro-bollette i fondi arriveranno dalla rimodulazione dell'Irpef. E si può anche puntare sull’incremento dell'attività estrattiva e su accordi europei per acquisti di stock", conclude Tajani.