Quirinale, Berlusconi ufficialmente candidato. E gli mancano pochissimi voti
Quirinale, Berlusconi ufficialmente candidato. Lettera a Rotondi. Il dietro le quinte
Berlusconi superpartes, ecumenico, democristiano, cattolico e pure green
Prima ha bidonato Bruno Vespa, per paura delle domande scomode, poi Silvio Berlusconi ha scelto di inviare una lettera (e di non farsi vedere) a Gianfranco Rotondi che a Milano, all'hotel Cavalieri in piazza Missori, con la partecipazione del sindaco Beppe Sala, e dei direttori Alessandro Sallusti e Peter Gomez, moderati da Antonio Pascotto, presenta il suo libro 'La variante Dc'. E le parole dell'ex Cavaliere, di fatto, costituiscono la sua ufficiale candidatura al Quirinale. Il presidente di Forza Italia, che per anni ha accusato prima i comunisti e poi grillini di rovinare il Paese, ora sveste i panni del leader di parte e diventa ecumenico.
"Lo scenario politico italiano, dopo la fine della Democrazia Cristiana, è evoluto in senso bipolare, e io questo credo sia un bene per la nostra democrazia. Un bipolarismo però in alcune fasi immaturo - e questo certo non è stato un bene - un bipolarismo troppo a lungo basato sulla demonizzazione dell'avversario, considerato non come un interlocutore e come un concorrente, ma come un nemico da distruggere. Credo che uno dei meriti storici del governo Draghi, al di là dell'ottimo lavoro di contrasto alla pandemia e di ripartenza economica, sia proprio quello di aver creato le condizioni per tornare - una volta esaurita questa esperienza straordinaria e irripetibile - a un bipolarismo più maturo, fondato sul rispetto per l'altro e sul comune senso di appartenenza alla Nazione, alla Patria che tutti ci rappresenta, alla sua Costituzione, alle sue istituzioni democratiche", ha sottolineato Berlusconi.
E' proprio quest'ultima la frase chiave: la sinistra, intesa come Partito Democratico ma anche come Movimento 5 Stelle e LeU, non è più un avversario da combattere e la svolta è avvenuta con l'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi. Poi l'ex Cav lancia anche un messaggio a Giorgia Meloni, giusto per non perdere i voti di Fratelli d'Italia, e scrive: "Questo vale per chi ha responsabilmente scelto come noi di sostenere quell'esperienza di governo come per chi ha scelto altrettanto legittimamente di contrastarla".
Per essere eletti alla presidenza della Repubblica, poi, servono anche i voti dei tanti parlamentari che appartengono al gruppo Misto e Autonomie, molti dei quali si rifanno all'esperienza della Democrazia Cristiana. Ed ecco pronto il passaggio anche per loro.La storia politica della Democrazia cristiana in Italia è "un'esperienza che tutti devono guardare con rispetto, anche chi non è mai stato democristiano, perché ha consentito a tutti noi di vivere in un Paese libero e prospero dell'Occidente. Caro Gianfranco (Rotondo, ndr), mi dispiace che le circostanze non mi consentano di partecipare alla presentazione del tuo libro, come avrei voluto fare. E' un libro che ho letto con grande interesse e per il quale mi congratulo con te", esordisce l'ex Cavaliere.
"Con taglio giornalistico, il tuo libro racconta una delle parti più importanti della storia del nostro Paese, il declino della Democrazia Cristiana come soggetto politico organizzato, con la sua storia, i suoi simboli, i suoi assetti politici e organizzativi, e insieme descrive il permanere - nella politica della seconda repubblica - di tanti aspetti che sono in diverso modo riconducibili a quella storia, a quell'identità, a quei valori".
Non poteva infine mancare da parte di Berlusconi un richiamo a Papa Francesco, segnale ai cattolici, e uno all'Europa, segnale di nuovo al Pd, ai centristi non solo renziani e ai governisti del M5S (Luigi Di Maio in testa). E perfino una citazione green sull'importanza dell'ambientalismo. "In questa comune appartenenza ad una nazione, ad una comunità fatta di persone, ognuna delle quali portatrice di un valore assoluto, troviamo il lascito più illustre della Democrazia Cristiana. Per questo il tuo grande sforzo per mantenere viva questa memoria, questi valori, coniugandoli oggi con una sensibilità all'ambiente che è sempre più presente nel Magistero di Papa Francesco, è un tentativo nobile che ha un grande significato politico".
"Del resto, quei valori cristiani e quei principi liberali sono proprio le radici forti su cui si basa Forza Italia. I nostri modelli sono le grandi figure cristiano-democratiche, De Gasperi, Adenauer, Schuman, che sono stati i padri fondatori del grande sogno europeo. Forza Italia è orgogliosa di rappresentare nel nostro Paese la grande famiglia politica europea, quella dei Popolari, che è espressione di questi valori e di questa idea di Europa. Tanto più questi valori, questo metodo, questa visione dell'Italia e dell'Europa sapranno unire il Paese, andando al di là delle differenze politiche e di una sana e necessaria contrapposizione bipolare, quanto migliore sarà il futuro per tutto noi e per il Paese che amiamo. Grazie ancora, caro Gianfranco, e un cordiale saluto ai relatori e a tutti i partecipanti".
Berlusconi super-partes, ecumenico, democristiano, cattolico e perfino ambientalista. Silvio si è davvero impegnato a fondo per trovare le parole giuste. Detto in altri termini, si è impegnato molto per trovare i voti che mancano in Parlamento per essere eletto Presidente al quarto scrutinio. Stando ai rumor di Palazzo, prima di questa lettera a Rotondi a Berlusconi mancavano, sulla carta, tutto da verificare, tra 10 e 15 voti per arrivare a quota 505 e diventare Capo dello Stato alla quarta votazione.