Quirinale, torna l'ipotesi Casini. Mattarella solo col sì di tutti. Draghi...

Quirinale, gli scenari dopo il flop di Casellati

Di Alberto Maggi
Politica
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Quirinale, Casini piace a centristi, solo da FdI no categorico


Come era previsto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati non è stata eletta presidente della Repubblica. Il Centrodestra, spinto da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini, ha voluto la prova di forza e ha voluto contarsi, ottenendo di ricompattare tutto il Centrosinistra che, compresi i renziani di Italia Viva, si è astenuto alla quinta votazione.

E ora? Fonti qualificate di diversi partiti, sia di sinistra che di centro che di destra, spiegano ad Affaritaliani.it che a questo punto, molto probabilmente, o si trova un accordo in extremis sul nome di Pierferdinando Casini, l'ex presidente della Camera candidato di Matteo Renzi che solo Fratelli d'Italia ha dichiarato in modo inequivocabile che assolutamente non voterà, oppure non resta che rieleggere Sergio Mattarella, nonostante il presidente della Repubblica uscente abbia detto e ridetto moltissime volte di non essere disponibile al bis.

Sembra tramontare l'ipotesi del trasloco da Palazzo Chigi al Quirinale di Mario Draghi, non solo per l'opposizione di Salvini, Conte e Berlusconi ma soprattutto perché - visto il clima di contrapposizione frontale - trovare in poche ore un'intesa sul nuovo premier e soprattutto sulla squadra di governo appare impossibile. Casini, che non piace a Salvini ("è stato eletto con il Pd"), non piace nemmeno a una fetta di Dem (la sinistra del ministro Orlando) e a buona parte del M5S.

Ma ha l'appoggio di Berlusconi e di tutti i centristi (non solo Italia Viva). Non solo, l'ex presidente della Camera sarebbe quella figura che, come diceva Enrico Letta qualche giorno fa ("qualcuno che scontenta tutti e accontenta tutti"), non farebbe né vinti né vincitori (Renzi a parte) almeno nelle due principali coalizioni che si contrappongono alla Camera.

La rielezione di Mattarella, spinta soprattutto da Centrosinistra, centristi e Misto, sarebbe invece la certificazione dell'incapacità delle forze politiche trovare un'intesa. Con possibili conseguenze e fibrillazioni sull'azione del governo Draghi, già difficile nei prossimi mesi che porteranno alle elezioni del 2023. Ma per arrivare al Mattarella bis serve che tutti i partiti della maggioranza, Lega compresa, lo chiedano in maniera ufficiale e pubblica. Ipotesi al momento altamente improbabile.

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