Quirinale, Letta ai suoi: "Sì al Mattarella bis". Ma molti nel Pd hanno dubbi

Quirinale, che cosa accade nel Pd sulle grandi manovre (riservate) in vista della partita del Quirinale

Di Alberto Maggi
Enrico Letta Sergio Mattarella 
Lapresse
Politica
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La notizia è riservatissima e non potrà mai trovare conferme ufficiali. Almeno fino a gennaio. Ma, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta avrebbe confidato a più di un esponente di spicco del suo partito di essere favorevole al Mattarella bis in vista dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica in agenda all'inizio del prossimo anno. Il motivo principale sarebbe quello di stoppare sul nascere l'ipotesi di Mario Draghi Capo dello Stato, evocata continuamente dal ministro leghista Giancarlo Giorgetti e appoggiato da Giorgia Meloni, che quasi sicuramente porterebbe a elezioni politiche anticipate tra aprile e maggio del 2022.

Non solo, Letta sa perfettamente che il Centrosinistra questa volta non ha i numeri per eleggere un suo Presidente - sia per l'atteggiamento dei renziani di Italia Viva sia per i possibili franchi tiratori soprattutto nei corpaccione del Movimento 5 Stelle, e quindi meglio chiudere rapidamente l'intesa sul Mattarella bis. Per questo motivo sarebbe già in corso da settimane un tentativo di convincere il Capo dello Stato a non escludere l'ipotesi della rielezione. Ma non tutti nel Pd sono d'accordo con Letta.

L'ex ministro Francesco Boccia, ad esempio, nella videointervista ad Affaritaliani.it per lo speciale sulle elezioni amministrative, ha usato parole che in molti leggono come una critica nei confronti di Mattarella: "Il perimetro allargato alla Lega (del governo Draghi, ndr) non l'abbiamo deciso noi. Un giorno capiremo chi ha voluto la Lega all'interno del perimetro di governo e ci daremo una risposta sul perché ci sono questi problemi". Un modo per affermare che a volere il partito di Matteo Salvini nell'esecutivo di larghe intese è stato proprio il Quirinale, scelta che avrebbe portato alle quotidiano contrapposizioni all'interno della maggioranza a partire dall'obbligatorietà del Green Pass.

Mentre Goffredo Bettini e il titolare del dicastero del Lavoro sarebbero schierati con Letta a favore del Mattarella bis, altri big Dem come i ministri Dario Franceschini e Lorenzo Guerini (posizionati in due correnti differenti) avrebbero non pochi dubbi, così come diversi deputati e senatori. Il timore è quello che in caso di rielezione, il Presidente si dimetta tra due o massimo tre anni con il rischio che l'inquilino del Quirinale possa poi venire eletto dal nuovo Parlamento, che, stando a tutti i sondaggi, rischia (per il Centrosinistra) seriamente di essere nelle mani del Centrodestra.

In sostanza, meglio scegliere un Presidente nel 2022 che duri sette anni d'intesa con Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia che rischiare tra due o tre anni di avere un Capo dello Stato scelto da Salvini e Meloni. Nel Pd la discussione è aperta e anche se ufficialmente i dirigenti ripetono all'unisono che parlare oggi di Quirinale è troppo presto per rispetto del Presidente, il tema del Mattarella bis è al centro del dibattito interno (riservatissimo) tra Letta e i suoi.