"Gianni Letta al Colle? Segnali al G20. Prodi in campo. In privato lavora..."

Quirinale e non solo.../ Intervista al senatore Mario Michele Giarrusso, ex M5S ora in Italexit

Di Alberto Maggi
Gianni Letta e Romano Prodi
Politica
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M5S, "Conte? "Ha fatto della sua debolezza sempre la sua forza. E' la forma dell'acqua. Solo che è un respingi-voti"

 

Senatore, come vede la partita del Quirinale?
"Partita molto difficile, soprattutto perché i giocatori sono di una qualità scadente e quindi gli esiti sono imprevedibili".

Silvio Berlusconi può davvero diventare il presidente della Repubblica? Lei lo voterebbe?
"Non lo voterei e credo che il suo nome sia soltanto uno specchietto per le allodole".

Allora chi è il candidato del Centrodestra?
"Lo stanno tenendo nascosto, sembrerebbe Gianni Letta".

Come si è fatto quest'idea?
"Gianni Letta era accanto al presidente Sergio Mattarella all'ultimo G20 a Roma con i capi di Stato di tutto il mondo. Era alla cena al Quirinale e non solo. Insomma, sembrava un vero e proprio passaggio di testimone".

Pd e M5S voterebbero Gianni Letta?
"Non ho davvero idea, ma credo ci stiano lavorando".

Un candidato del Pd non avrebbe i numeri per andare al Quirinale?
"E chi?"

Paolo Gentiloni?
"Mi sembra estremamente debole".

Romano Prodi si è chiamato fuori...
"Solo a parole si è chiamato fuori dalla corsa per il Quirinale. Di fatto sta lavorando alla grande. Quello che dice in pubblico non è quello che fa in privato".

Il Mattarella bis è ormai escluso?
"Sarà il piano di riserva di qualcuno".

Di Enrico Letta?
"Dei disperati, il piano della disperazione".

Mario Draghi al Quirinale sembra l'ipotesi più probabile, sbaglio?
"Se avesse davvero voluto andare al Quirinale non avrebbe dovuto diventare premier. Draghi si è fatto conoscere, molti hanno capito chi è e come la pensa".

Quindi?
"Anche chi dice che è pronto a votarlo, in realtà, credo che non sia affatto disposto a farlo".

Elezioni politiche nel 2022 o nel 2023?
"Tireranno la legislatura fino all'ultimo. La costante trasversale è quella di non scendere dalla giostra".

Passiamo al suo ex partito, il Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte sembra un po' deboluccio...
"Ha fatto della sua debolezza sempre la sua forza. E' la forma dell'acqua. Solo che è un respingi-voti".

Se si andasse alle elezioni, quanto prenderebbe il M5S?
"Molto poco. Un risultato a una cifra, non a due".

Qual è il rapporto tra Conte e il ministro Luigi Di Maio?
"Non credo che siano politicamente vicini. Diciamo che sono alleati di convenienza".

E Beppe Grillo?
"Ha perso il lume della ragione con la vicenda del figlio e non è più recuperabile".

Alessandro Di Battista farà un suo partito recuperando le battaglie originali e storiche del Movimento?
"Stimo Di Battista, ma non capisce i tempi della politica e li sbaglia sempre".