“Ragazza cioccolato”, “bacio in bocca”. L'estate finisce e ritorna Boldrini...

Riecco la "miracolata" da Macerata

Di Giuseppe Vatinno
Laura Boldrini
Politica

notiziatesto

Questa volta se la prende con la “ragazza cioccolato” e con il “bacio alla calciatrice”

 

“L’estate sta finendo…” -cantavano i Righeira- e la “Boldrini sta tornando” si potrebbe amaramente aggiungere adeguando la frase ai tempi moderni.

Ricordiamo brevemente chi sia.

Laura Boldrini da Macerata fu “miracolata” del ruolo di Presidente della Camera nella legislatura che va dal 2013 al 2018.

Di ricca e buona famiglia, si era piazzata all’Onu in un posto assai prestigioso.

Poi le alchimie di Palazzo videro in lei -che al tempo era sconosciuta- un buon punto di caduta di interessi divergenti e così divenne la terza carica dello Stato.

È passata alla storia per le sue inutili battaglia linguistiche vessillifere di un femminismo trito e ideologico.

Se fosse per lei stravolgerebbe l’intero lessico della nazione introducendo termini orribili come “deputatessa” o “sindachessa”.

Sono due legislature, la XVIII e l’attuale XIX che riesce a passare per il rotto della cuffia e così ce la ritroviamo ancora lì in siparietti d’altri tempi.

Ma veniamo alle due ultime sue “perle”.

Iniziamo dalla “ragazza nel buffet”. Si tratta dell’ormai noto episodio che ha visto una ragazza in costume ricoperta di cioccolata a bordo piscina in un hotel collegato all’Alpitour della Gallura, in Sardegna.

L’episodio fu segnalato da un pruriginoso frequentatore del resort che ha postato il tutto sui social scatenando la bufera.

Alla Boldrini -in astinenza di esternazioni causa vacanze- non è parso vero.

Ha preso la palla al balzo e si è fiondata dritto al bersaglio:

“Sei in vacanza, vai a goderti il fresco a bordo piscina nell’hotel e sulla tavola dove è stato apparecchiato un buffet trovi stesa una ragazza in costume da bagno completamente ricoperta di cioccolata. Una cosa da non crederci. Ma come si può concepire un’idea così raccapricciante?”.

Poi non contenta ha rincarato la dose:

“Ancora una volta, il corpo femminile ridotto a oggetto, degradato a suppellettile. Una manifestazione primordiale che denota una totale mancanza di rispetto verso le donne”.

E poi il finale:

“…esposizione del corpo di una ragazza come fosse una stoviglia, calpestando la dignità di una lavoratrice “.

Naturalmente alla Boldrini non passa neppure lontanamente in mente che la “lavoratrice” era perfettamente consenziente ed aveva accettato quello che era un “gioco” inserito in un ambito lavorativo di intrattenimento.

*BRPAGE*

E se ci fosse stato un “uomo al cioccolato” –come spesso avviene nelle feste- che avrebbe detto? Immaginiamo nulla perché nel caso sarebbe filato tutto liscio.

Per la Boldrini e certe femministe anche la prostituzione è sempre e comunque una violenza e non dicono mai che la stragrande maggioranza delle volte le donne sono delle professioniste che guadagnano lautamente da un’attività che è perfettamente legale in Italia.

Non contenta della performance nostrana la parlamentare Pd se l’è poi presa con il “bacio di Rubiales” arrivando a dire che “è una forma di violenza sessuale”.

E così è ripartita di esternazione:

“Ha ragione la ministra spagnola dell’Uguaglianza, Irene Montero: un bacio sulla bocca senza consenso è una forma di violenza sessuale. E ha ragione anche il ministro spagnolo dello Sport, Miquel Iceta: inaccettabile che si baci sulle labbra una giocatrice per congratularsi con lei “.

Il “bacio senza consenso” ricorda molto quello di cui è accusato anche il “Principe Azzurro” nella riedizione di “Biancaneve e i sette nani”. Quindi lo spagnolo è in buona compagnia.

Ne abbiamo parlato qui

E poi la Boldrini insiste:

“Il comportamento di Luis Rubiales, presidente della Federcalcio spagnola, che impone il bacio in bocca a un’atleta che non lo vuole, non va derubricato a gesto dovuto all’euforia del momento, a gioia per la vittoria della Spagna sull’Inghilterra nella finale mondiale del Campionato femminile di calcio. È invece una forma di imposizione da parte di un uomo di potere verso una giovane donna che si è trovata a dover subire”.

L’episodio si riferisce al bacio che ha dato il Presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales alla calciatrice Jenni Hermoso dopo che la squadra spagnola femminile è diventata campione del mondo.

Il fatto è che la Hermoso nelle foto non sembrava affatto non gradire il bacio, anzi.

Lo si può dedurre dal trasporto con cui ricambia la manifestazione d’affetto e come abbraccia con passione l’uomo. Quindi esattamente il contrario.

Il contrario?

Questo ci ricorda il libro del generale Vannacci, “Il mondo al contrario” che è in testa alle vendite su Amazon.

E sapete di chi è il merito?

Non solo del Generale ma anche e soprattutto di gente come Laura Boldrini.

Per la cronaca Hermoso ha dichiarato oggi (non smentito):

«Non c’era desiderio, non c’era posizione di dominio. Il bacio è stato spontaneo, reciproco e consenziente».

Capito Boldrini?

Questa volta se la prende con la “ragazza cioccolato” e con il “bacio alla calciatrice”

 

“L’estate sta finendo…” -cantavano i Righeira- e la “Boldrini sta tornando” si potrebbe amaramente aggiungere adeguando la frase ai tempi moderni.

Ricordiamo brevemente chi sia.

Laura Boldrini da Macerata fu “miracolata” del ruolo di Presidente della Camera nella legislatura che va dal 2013 al 2018.

Di ricca e buona famiglia, si era piazzata all’Onu in un posto assai prestigioso.

Poi le alchimie di Palazzo videro in lei -che al tempo era sconosciuta- un buon punto di caduta di interessi divergenti e così divenne la terza carica dello Stato.

È passata alla storia per le sue inutili battaglia linguistiche vessillifere di un femminismo trito e ideologico.

Se fosse per lei stravolgerebbe l’intero lessico della nazione introducendo termini orribili come “deputatessa” o “sindachessa”.

Sono due legislature, la XVIII e l’attuale XIX che riesce a passare per il rotto della cuffia e così ce la ritroviamo ancora lì in siparietti d’altri tempi.

Ma veniamo alle due ultime sue “perle”.

Iniziamo dalla “ragazza nel buffet”. Si tratta dell’ormai noto episodio che ha visto una ragazza in costume ricoperta di cioccolata a bordo piscina in un hotel collegato all’Alpitour della Gallura, in Sardegna.

L’episodio fu segnalato da un pruriginoso frequentatore del resort che ha postato il tutto sui social scatenando la bufera.

Alla Boldrini -in astinenza di esternazioni causa vacanze- non è parso vero.

Ha preso la palla al balzo e si è fiondata dritto al bersaglio:

“Sei in vacanza, vai a goderti il fresco a bordo piscina nell’hotel e sulla tavola dove è stato apparecchiato un buffet trovi stesa una ragazza in costume da bagno completamente ricoperta di cioccolata. Una cosa da non crederci. Ma come si può concepire un’idea così raccapricciante?”.

Poi non contenta ha rincarato la dose:

“Ancora una volta, il corpo femminile ridotto a oggetto, degradato a suppellettile. Una manifestazione primordiale che denota una totale mancanza di rispetto verso le donne”.

E poi il finale:

“…esposizione del corpo di una ragazza come fosse una stoviglia, calpestando la dignità di una lavoratrice “.

Naturalmente alla Boldrini non passa neppure lontanamente in mente che la “lavoratrice” era perfettamente consenziente ed aveva accettato quello che era un “gioco” inserito in un ambito lavorativo di intrattenimento.

E se ci fosse stato un “uomo al cioccolato” –come spesso avviene nelle feste- che avrebbe detto? Immaginiamo nulla perché nel caso sarebbe filato tutto liscio.

Per la Boldrini e certe femministe anche la prostituzione è sempre e comunque una violenza e non dicono mai che la stragrande maggioranza delle volte le donne sono delle professioniste che guadagnano lautamente da un’attività che è perfettamente legale in Italia.

Non contenta della performance nostrana la parlamentare Pd se l’è poi presa con il “bacio di Rubiales” arrivando a dire che “è una forma di violenza sessuale”.

E così è ripartita di esternazione:

“Ha ragione la ministra spagnola dell’Uguaglianza, Irene Montero: un bacio sulla bocca senza consenso è una forma di violenza sessuale. E ha ragione anche il ministro spagnolo dello Sport, Miquel Iceta: inaccettabile che si baci sulle labbra una giocatrice per congratularsi con lei “.

Il “bacio senza consenso” ricorda molto quello di cui è accusato anche il “Principe Azzurro” nella riedizione di “Biancaneve e i sette nani”. Quindi lo spagnolo è in buona compagnia.

Ne abbiamo parlato qui

E poi la Boldrini insiste:

“Il comportamento di Luis Rubiales, presidente della Federcalcio spagnola, che impone il bacio in bocca a un’atleta che non lo vuole, non va derubricato a gesto dovuto all’euforia del momento, a gioia per la vittoria della Spagna sull’Inghilterra nella finale mondiale del Campionato femminile di calcio. È invece una forma di imposizione da parte di un uomo di potere verso una giovane donna che si è trovata a dover subire”.

L’episodio si riferisce al bacio che ha dato il Presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales alla calciatrice Jenni Hermoso dopo che la squadra spagnola femminile è diventata campione del mondo.

Il fatto è che la Hermoso nelle foto non sembrava affatto non gradire il bacio, anzi.

Lo si può dedurre dal trasporto con cui ricambia la manifestazione d’affetto e come abbraccia con passione l’uomo. Quindi esattamente il contrario.

Il contrario?

Questo ci ricorda il libro del generale Vannacci, “Il mondo al contrario” che è in testa alle vendite su Amazon.

E sapete di chi è il merito?

Non solo del Generale ma anche e soprattutto di gente come Laura Boldrini.

Per la cronaca Hermoso ha dichiarato oggi (non smentito):

«Non c’era desiderio, non c’era posizione di dominio. Il bacio è stato spontaneo, reciproco e consenziente».

Capito Boldrini?

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