Raggi con Di Battista per il post M5s: cattivi rapporti con Conte e Gualtieri
L’ex sindaca di Roma finita in un cul-de-sac, ha pessimi rapporti sia con Conte che Gualtieri
Raggi, post-scissione dal M5s pensa a Di Battista. L'ex sindaca di Roma in cattivi rapporti con Conte e Gualtieri
Virginia Raggi sente odor di scissione e punta Di Battista. Così pare, si dice, sembra da una recente intervista rilasciata ad un quotidiano nazionale.
In realtà sono anni che si parla della possibilità che la Raggi, ormai emarginata completamente nei Cinque Stelle, lasci il Movimento per puntare un ritorno al…passato e cioè all’associazione culturale di Di Battista. Infatti il cosiddetto “campo largo” la costringerebbe ad un amore forzato e contro natura con il suo arcinemico e cioè l’attuale sindaco di Roma Roberto Gualtieri che l’ha umiliata alle ultime elezioni amministrative facendola finire all’ultimo posto, giustamente punita dai romani, caso più unico che raro nella storia plurimillenaria di Roma. I Cinque Stelle sono noti per l’estrema mobilità delle loro scelte politiche, si pensi al caso di voltagabbanismo di Luigi Di Maio che pur di rimaner al Potere si fece il movimentino finendo nei prefissi telefonici gabbato da quel gran volpone di Bruno Tabacci che gli fece pelo e contropelo. L’ex sindaca vede di cattivo occhio un possibile patto elettorale, appunto il campo largo, tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein per le amministrative romane del 2026.
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Per questo la Raggi punterebbe l’associazione “Schierarsi” di Alessandro Di Battista. Ormai Virginia è appena tollerata nel Movimento e nel 2023 ha potuto ripresentare la sua candidatura unicamente inventandosi il cosiddetto “mandato zero”, cioè abbonandole la prima consigliatura comunale. Ma nel 2026 niente trippa per gatti anzi per gatte a meno di altri improbabili rimaneggiamenti delle regole statutarie.
Quindi l’ipotesi Dibba ci potrebbe pure stare ma… C’è appunto un “ma” perché Di Battista ormai pare votato più al giornalismo che alla politica e la sua associazione non si sa cosa sia ma non sembra avere vocazioni politiche, anzi lui dice di no. Del resto Di Battista ha perduto clamorosamente il tram elettorale delle elezioni politiche per il 2022 e ormai il suo momento pare passato.
La Raggi risulta anche essere in buoni rapporti con Davide Casaleggio ma pure lui pare più un Don Abbondio che uno che voglia cogliere l’eredità del padre ed infatti si occupa ormai unicamente della sua azienda, la Casaleggio Associati, e anche lui non ha esattamente buoni rapporti con Conte che di fatto nei Cinque Stelle ha fatto un vero colpo di Stato sfilando il partito a tutti i vecchi perfino a Beppe Grillo che ormai prende una “paghetta” dal Movimento a fine mese. Certo che la Raggi e Gualtieri hanno pessimi rapporti ma il problema è che l’ex - sindaca ne ha di pessimi anche con Giuseppe Conte e così pare essersi cacciata un un cul – de – sac di cui non si vede l’uscita.
Del resto la Raggi guidava anche il gruppo per la candidatura di Expo 2030 che è finita malissimo, avendo vinto Riad alla finale di Parigi. Per Roma fu una figuraccia storica a livello internazionale. L’ultimo regalo fatto dall’ex sindaca alla Capitale d’Italia.