Redditometro, Meloni prova a spegnere l'incendio: "Nessun grande fratello"
La premier cerca di rassicurare gli alleati che avevano protestato contro la reintroduzione dello strumento anti-evasione fiscale
Tajani: "Redditometro non funziona, ne chiederò l'abolizione". Meloni: "Nessun grande fratello fiscale con me"
"Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perchè venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione". Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato le polemiche sulla reintroduzione dello strumento fiscale anti-evasione, che da ieri è diventato un nuovo punto di divisione all'interno della maggioranza di Centrodestra, a La Piazza romana di Affaritaliani.it (leggi qui l'intervista).
Dal canto suo Meloni- in risposta all'intervista di Tajani a La Piazza romana di Affari- in un post Facebook ha sottolineato: "Mai nessun 'grande fratello fiscale' sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". "L'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini", ha puntualizzato la leader di Fratelli d'Italia.
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"Sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti -ha chiosato Meloni - sarò io la prima a chiederli".
Odg Lega: "Il governo confermi il superamento redditometro"
Con un ordine del giorno al dl Superbonus la Lega "impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell'istituto del redditometro". Nell'emendamento si parla della "preoccupante risonanza mediatica intorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione" seguita alla pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta ufficicale lo scorso 20 maggio. La Lega, si precisa, "ha sempre ritenuto che strumenti induttivi", come il redditometro, "non offrano benefici tangibili e concreti nel pur doveroso contrasto all'evasione".
Freni: "Vecchio redditometro non è dna governo, si valuterà"
"Sul redditometro ha parlato il presidente del consiglio, hanno parlato tutti. Io credo che quello che il viceministro Leo volesse dire sia abbastanza chiaro. La Lega è fermamente contraria al vecchio redditometro, come inventato dal governo Renzi, e non ho dubbi che si andrà in questa strada. Il governo farà le sue valutazioni. Le linee su cosa siamo a favore e cosa contro mi sembrano chiare. Mi sembra chiaro come ha detto il presidente del consiglio e la Lega ieri che questo governo non ha proprio nel proprio dna una cosa simile". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Federico Freni a margine di un convegno di AssoNext.