Regioni, la Lega salva i cacicchi del Pd. L'emendamento per il terzo mandato

Salvini cerca in tutti i modi di tenere il Veneto nel 2025, ma intanto favorisce anche De Luca, Emiliano e Bonaccini. Meloni e FI continuano a fare muro

di redazione politica
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Regioni, Salvini non molla la presa sul terzo mandato. E mezzo Pd ci spera...

Continua la battaglia nel centrodestra per le regole d'ingaggio sulle Regionali. Matteo Salvini insiste per il terzo mandato, la cosiddetta norma salva Zaia in vista delle elezioni in Veneto nel 2025. Ma il leader della Lega, - si legge su Il Messaggero - nel tentativo di mantenere la Regione sta anche servendo un assist ai cosiddetti cacicchi del Pd, il governatore della Campania De Luca su tutti. Se l'emendamento caro alla Lega dovesse passare infatti, la norma permetterebbe anche ai dem di usufruirne. Mentre la premier Meloni e Forza Italia continuano però a fare muro, il Pd apre a questa possibilità. In Parlamento, quindi, si sta rafforzando sempre più questo strano asse Pd-Lega, ad entrambi interessa che questa norma passi. Sono infatti diversi ala Camera e ancora di più al Senato, i dem favorevoli a concedere tre elezioni ai presidenti di Regione.

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Specie quelli più vicini a De Luca, Emiliano e Bonaccini, i governatori di Campania, Puglia ed Emilia Romagna che guidano l'opposizione interna a Schlein e sono in pressing da tempo per sbloccare l'impasse. Nel frattempo Salvini garantisce ai suoi: "Andremo avanti. Un segnale al Nord e in particolare al Veneto, rinvigorito dal primo sì all'Autonomia al Senato. Così come a Zaia, al quale Salvini chiede di correre per le Europee. Se riuscisse a strappargli il sì diventerebbe il governatore il capolista nel Nord-Est e a Vannacci andrebbe la guida tutte le altre circoscrizioni. Zaia non ha grande voglia di candidarsi ma ai suoi assicura che si metterà a disposizione: "Se insistono, me toca". Forse sperando in un sì per il terzo mandato.