Renzi abbraccia Schlein e strizza l'occhio a Conte: "L'alleanza è possibile"

Il leader di Italia viva: "La stagione dei veti è finita, unica alternativa per evitare di tenersi Meloni"

di redazione politica
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Iv, Renzi pronto ad entrare nel campo larghissimo: con Schlein, Conte e Fratoianni

La partita del cuore con tutti i colori della politica uniti per la stessa causa, quella di aiutare gli ospedali pediatrici, sembra aver portato dei veri e propri scossoni anche relativi agli attuali equilibri. I due momenti più significativi della serata a L'Aquila dell'altra sera sono stati sicuramente l'annuncio della formazione da parte di mister La Russa: "Coppia d'attacco Schlein-Conte" e l'abbraccio dopo un gol tra la stessa segretaria del Pd e il leader di Italia viva Matteo Renzi. "L’abbraccio - spiega Renzi a Il Corriere della Sera - nasce dal fatto che avevamo fatto una grande azione e Elly aveva segnato anche grazie al mio assist. Peccato il gol annullato per fuorigioco...".

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Ma dietro a quel gesto non c'è solo una partita di calcio, ma qualcosa di più grande, come conferma lo stesso ex premier. "Forte del successo alle Europee, il Pd di Schlein ha detto: vogliamo costruire l’alternativa e per farlo non mettiamo veti". "Questo significa - prosegue Renzi a Il Corriere - che cade il veto che su di noi era stato messo nel 2022. Ma anche noi abbiamo un obbligo, allora: non possiamo mettere veti sugli altri, a cominciare dai Cinque Stelle. Il no ai veti non può che essere reciproco. Noi alle Europee abbiamo sfiorato il 4% e dunque abbiamo un consenso che alle prossime politiche può fare la differenza in almeno una trentina di collegi marginali. Saremmo decisivi".

"Per noi - dice Renzi - è tempo di scelte. O si riapre la partita del Terzo Polo o si prende atto che il centro è decisivo solo se si allea in modo strutturale. Questa è l’unica alternativa per evitare di tenersi ancora Meloni". Per Renzi la premier potrebbe cadere prima della fine della legislatura. "Sarà la stessa Meloni - spiega - ad anticipare per evitare di perdere il referendum costituzionale e perché, se anche trova i soldi della legge di Bilancio 2025, sull’anno successivo è strangolata dai vincoli".