Renzi e Calenda? Tutta scena: i soldi al centro della (finta) lite

Veline e contro-veline infiammano il pomeriggio. Rosato (Iv) su affaritaliani.it ridimensiona il caso: “Tutto si risana”

di Gabriele Penna
Carlo Calenda e Matteo Renzi
Politica

Renzi e Calenda, rottura vera o finta? I soldi al centro della lite

I soldi. Sono sempre loro a dividere le migliori famiglie. Al centro delle tensioni tra Azione e Italia viva, infatti, ci sono i quattrini. Veline e contro-veline infiammano il pomeriggio politico. Tra Renzi e Calenda “è rottura”, battono le agenzie citando fonti anonime.

"La vera ragione per cui Carlo è impazzito è che ha capito che qualcuno di noi vuole candidarsi contro di lui", attaccano i renziani. E ancora: "Azione potrebbe perdere pezzi: Carfagna potrebbe lasciare".

Secca la replica dal quartier generale di Azione: "Il nodo è che Renzi, tornato a fare il segretario di IV, non vuole scioglierla e non vuole destinare il 2x1000 al nuovo partito. Il ragazzo sui soldi non scherza". Le tensioni tra i due schieramenti sono aumentate dopo la nomina a direttore editoriale de Il Riformista di Matteo Renzi.

Per qualcuno questa mossa è stata considerata come un ostacolo, se non addirittura una pietra tombale sulla nascita del “partito unico”, il progetto di federazione delle due formazioni centriste che fanno capo a Renzi e Calenda.

Un big di Italia viva, Ettore Rosato, raggiunto da affaritaliani.it ridimensiona il caso. “Tutto si risana”, risponde quando gli viene chiesto se la rottura è irreparabile. Come a confermare indirettamente che si è di fronte a delle scaramucce, scosse indotte per arrivare a una soluzione nel minor tempo possibile.

Più precisamente "cazzate in libertà”, come spiegano dalle parti di Azione all'Adnkronos, smentendo le voci di rottura imminente con Italia Viva. I problemi, come è evidente dallo scontro pubblico di oggi, ovviamente ci sono e pure tanti. Fonti del partito guidato da Carlo Calenda specificano che "il tema è politico".

Ovvero: Matteo Renzi ha realmente intenzione di andare verso il partito unico? Perché per Azione le cose non sono affatto chiare visto che, si argomenta, l'impressione è che "Renzi non sembra interessato a sciogliere Iv né a impegnarsi economicamente per il nuovo partito". "Se non sciogli Iv, come lo fai il partito unico? Non puoi partire con un percorso congressuale senza aver chiaro che devi chiudere i partiti. Sennò come lo finanzi?", le valutazioni che si fanno dentro Azione.

Intanto stasera Matteo Renzi riunirà i suoi. L'assemblea era stata già convocata venerdì scorso con all'odg il partito unico. Insomma, la lite di oggi pare essere tutta scena ma l’escalation, anche quando si cerca di controllarla, può sempre portare a scenari (e rotture) inaspettate.

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