Renzi cerca “soldi e volontari”. Ma niente banconote da 20 euro
Anche per lui si palesa il baratro della trombatura...
Un mesto viale del tramonto è lapalissiano
Matteo Renzi cerca “soldi e volontari”.
Si legge sulla sua “Enews 809” di mercoledì 27 luglio un accorato appello al popolo che dovrebbe aiutarlo a salvarsi le chiappe, peraltro già ampiamente compromesse da anni di errori marchiani e reiterati, con tanto di ambiziosa scissione e caduta del governo Conte 2, quello “giallo – rosso” per intenderci, per futili motivi.
Partiamo dai numeri. Il movimentino di Renzi va dall’1,8 al 2,9% e poiché lo sbarramento è al 3% c’è il concreto rischio che neppure entri in Parlamento. Oltretutto è stato pure sorpassato dal suo “famiglio” Calenda, a riprova che c’aveva ragione Saragat parlando del destino cinico e baro.
Che Renzi sia inesorabilmente avviato verso un mesto viale del tramonto è lapalissiano anche dal titolo della mail di propaganda che ha inviato ai giornalisti: “Chi pensa di comprarci con tre posti, non ci conosce”.
E qui Renzi ha ragione.
Infatti per saziare la sua pantagruelica fame di scranni e potere ce ne vorrebbero ben altro che tre!
Renzi poi cita il fatto che durante la crisi del governo Conte 2 gli avevano offerto di tutto per non farlo cadere ma lui stoicamente ha resistito ed ha voluto a tutti i costi impallinare, per pura soddisfazione personale, l’avvocato pugliese.
Diciamo che il popolo italiano non merita questi politici che fanno del Parlamento la propria personale palestra in cui esercitare il proprio ipertrofico ego.
Far cadere un governo per antipatia personale è proprio una di quelle cose sconsigliatissime nei manuali si sopravvivenza politica. Poi si paga (pesante) dazio.
L’intera mail è farcita da una fastidiosa e fastosa retorica da Istituto Luce con uno strano finale che sa più da rapina in Banca che appello agli elettori:
“L’obiettivo è raccogliere 100.000 mila € in contributi da 5, 10, 50 €, da più persone possibile”.
E qui abbiamo evitato per pochi centimetri l’aggiunta “in piccolo taglio”. La cosa divertente è che pare che Renzi non accetti contributi in banconote da 20 €. Chissà perché? Sono state segnate? e questa è una bella domanda che darà la stura magari a qualche fantasiosa interpretazione complottista che però in questo caso potrebbe anche essere omomorfa alla verità.
Il finale è invece ducesco e fa ricordare le folle oceaniche che in questo contesto di estrema povertà elettorale fa sbellicarsi dalle risate:
“È il tempo della serietà, non di chi vive di populismo.
Io ci sono. Voi?
Insomma Renzi pare proprio essere alla frutta. Un uomo con un grande avvenire dietro le spalle.
I sogni americani con le cenette alla casa Bianca con Obama e Benigni sono solo foto sbiadite di un lontano passato, come il cambiare la Costituzione e corbellate similari che costarono il potere al Piccolo Cesare toscano.
Anche per lui il baratro della trombatura si palesa peggio che un mostro di H. P. Lovecraft.
E visto che Giggino Di Maio è stato già trombato, ha un concorrente in più per uno strapuntino atlantico. Zio Biden non può accontentare tutti…