Renzi: "Voto anticipato non è un tabù. No a governi tecnici, battiamo la destra"

Il leader di Italia Viva: "Se devo scegliere tra Schlein e Meloni non ho dubbi"

Tags:
governoitalia vivarenzi
Matteo Renzi
Politica

Renzi: "A differenza di Letta, Schlein ha detto: non mettiamo veti" 


"Nella maggioranza e' in corso un regolamento di conti che potrebbe far nascere qualcosa di nuovo a destra. Ma se si rompono noi dobbiamo evitare governi tecnici o parlamentari e andare a elezioni". Matteo Renzi torna a dirlo nell'intervista a Repubblica in cui osserva che "il voto anticipato non e' piu' un tabu e noi dobbiamo attrezzarci per vincere, respingendo ogni ipotesi di grande coalizione o governi tecini". "Nel 2022 il centrosinistra era a pezzi e loro compatti. La prossima volta deve accadere il contrario. I voti del centro strappati agli avversari potranno essere decisivi nei collegi marginali", avverte.

Il leader Iv ricorda che "a differenza di Letta, Schlein ha detto; non mettiamo veti. E l'unica strada per vincere: e' successo nel Regno Unito, quando Starmer ha rimosso i veti su Tony Blair, e accade in tutta Europa quando la sinistra si unisce ai riformisti" e poi spiega che "abbiamo tentato di creare un Terzo polo e non ce l'abbiamo fatta, per le divisioni assurde.

Leggi anche/ Europarlamentari con il sussidio - Affaritaliani.it

Per cui Italia Viva sceglie di stare nel centrosinistra a tutti i livelli, fin dalle prossime regionali e dalla campagna contro l'autonomia differenziata. Rimaniamo garantisti e contro l'aumento delle tasse, pro business e per le infrastrutture. Ma se devo scegliere tra Schlein e Meloni non ho dubbi. L'Italia ha un governo imbarazzante che, con gli errori in Europa, i Lollobrigida e i Delmastro, ci sta facendo fare una figuraccia sul piano nazionale e internazionale".

Conte pero' dice no: "Se e' finita la stagione dei veti, e' finita sia in entrata sia in uscita. Se Conte vuol parlare del passato, discutiamo. Mi incolpa di aver fatto cadere il suo governo. Ma io non rinnego di aver portato Draghi a Palazzo Chigi. Non credo gli convenga aprire questo dibattito: non ho firmato io i decreti Salvini sull'immigrazione, non mi sono mai definito sovranista, non ho mai appoggiato Trump". rilancia Renzi. Un campo cosi' largo potrebbe vivere "con un lavoro programmatico per costruire non l'opposizione ma l'alternativa. Per preparare il govero di domani. Significa fare un grande lavoro sui contenuti. Sul jobs act ognuno si tiene le proprie idee, parliamo del futuro".