Renzi-Meloni, le ragioni segrete (ma vere) della guerra tra i due. I retroscena
Da quasi alleati a nemici giurati. Ecco che cosa c'è dietro i duri attacchi degli ultimi giorni - Retroscena
Renzi-Meloni, i retroscena sulle liti dopo "l'amore"
Che oggi il nemico politico numero 1 di Giorgia Meloni sia Matteo Renzi e viceversa è cosa visibile. Non manca occasione, non passa giorno, senza che l'ex sindaco di Rignano attacchi in maniera diretta e dura la premier, che risponde ad ogni accusa in un innalzarsi di toni che chissà quando finirà. "Avete visto? nel suo ultimo discorso su 30 minuti ha parlato per 20 di me - gongolava Renzi pochi giorni fa - sono la sua spina nel fianco".
Ovviamente il contrasto è esploso dopo quella che nei palazzi della politica tutti chiamano la "Legge Anti-Renzi", quella che impedisce a parlamentari e membri del governo di avere incarichi (e retribuzioni, quelle di Renzi si aggirano attorno ai 4 milioni...) all'estero in paesi extra Ue. E qui va ricordato come non sia una cosa limitata alle note attività del leader di Italia Viva in Arabia Saudita ma che coinvolge anche affari ed incarichi che Renzi aveva in essere altrove, come la presenza nel board della fondazione di Tony Blair, in Gran Bretagna, che però è appunto paese fuori dall'Unione. Un bel danno economico e forse anche di immagine che Renzi non ha proprio digerito.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI POLITICA
Ma la durezza dei toni di queste ultime settimane non può essere legata solo a questa nuova legge, pur con tutti i danni tangibili che comporta. È evidente infatti che ci sia qualcosa di più, come se ci trovassimo davanti ad una separazione tra due persone che, in qualche maniera, si sono amate e che, al momento dello strappo, fanno esplodere tensioni e cattiveria oltre misura. Ed in effetti questi due anni e mezzo di governo Meloni raccontano proprio questo, una storia di amore-odio.
In principio infatti il disegno politico della premier era piuttosto chiaro: utilizzare Renzi (ed i suoi) come "stampella" della maggioranza soprattutto in caso di problemi con Forza Italia, con cui nel 2023 non sono mancate tensioni... D'altronde, il sostegno con tanto di voti, sul salario minimo o la riforma della giustizia di Italia Viva furono riprova lampante di questo atteggiamento. E, si dice, che tutto questo abbia portato anche qualche vantaggio all'ex segretario del Pd, come le deroghe sui mini gruppi parlamentari... fino all'ipotesi proprio di convergere in Forza Italia, operazione che si dice sarebbe stata gradita ad Arcore ma che ha visto l'opposizione di Tajani che ben conosce i rischi che avrebbe comportato il portarsi in casa uno come Renzi.
Poi però ecco la divisione tra Italia Viva ed Azione, separazione che di fatto ha indebolito il pacchetto di voti renziani rendendosi così meno indispensabile per la Meloni che, tra l'altro, stava risolvendo i suoi problemi interni alla maggioranza. In più ecco il ritorno al centro(destra) del due Carfagna-Gelmini abilmente orchestrato da La Russa. Sintesi per Renzi: non mi servi più, addio..
E fu così che, di colpo, da stampella del governo di centrodestra Renzi si riscoprì di sinistra, addirittura amico del Pd con tanto di rilancio dell'idea di "Campo Largo". L'ex sindaco di Firenze infatti ha un solo bisogno: restare in Parlamento anche nella prossima legislatura, con chiunque, costi quel che costi. Addirittura ai collaboratori stretti confessa di accarezzare anche l'idea di fare il Ministro (degli Esteri) nel prossimo eventuale governo di centrosinistra... Tutto pur di avere non tanto una poltrona, intesa come stipendio, ma un posto dove poter farsi sentire con autorevolezza per tutto quel suo mondo che ruota fuori dai palazzi della politica. E che è molto redditizio, più del bonifico di fine mese ricevuto dal Parlamento.
Ragioni politiche, personali, economiche a cui si aggiunge il caratterino dei due: un po' provocatore il toscano, più fumantino quello della premier. Ed il gioco è fatto. C'eravamo tanto amati, quindi. Ma una cosa è certa. Se ci sono oggi due politici che potrebbero sotterrare tensioni e far risplodere l'amore beh, sono proprio Renzi e Meloni. Coppia perfetta per una serie Tv.