Riforma Giustizia, la pm Imparato a La Piazza di Affari: "Il problema è il rapporto magistrati-polizia giudiziaria"

La pm spiega cosa c'è dietro alla presunta inchiesta su Arianna Meloni e ai sospetti di politici e cittadini comuni. L'intervento alla kermesse politica-economica di Affaritaliani.it

di redazione politica

- Annalisa Imparato, Sostituto Procuratore della Repubblica, consulente giuridico per la formazione del Ministero della Difesa

Politica

Giustizia, la pm Annalisa Imparato rilancia il tema della separazione delle carriere: "Questo è il vulnus..."

Annalisa Imparato, sostituto procuratore della Repubblica e consulente giuridico per la formazione del Ministero della Difesa, ha sollevato a La Piazza di Affari il problema della separazione delle carriere, soffermandosi su un punto chiave ma spesso trascurato: il rapporto di dipendenza tra i magistrati e la polizia giudiziaria. Imparato è tornata sul caso della presunta inchiesta ai danni di Arianna Meloni, sorella della premier, per traffico di influenze. "C'è il timore che i magistrati facciano i complotti. Timore - dice Imparato a La Piazza - legato alla notizia di queste settimane relativa a questa presunta inchiesta, una notizia uscita senza che ci fosse stata una effettiva chiusura delle indagini, come da prassi".

Riforma della Giustizia, guarda il video dell'intervento della pm Imparato a La Piazza

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"Da cittadina - prosegue Imparato a La Piazza - mi sono chiesta, perché la gente comune e anche esponenti politici temono che ci possano essere complotti all'interno della magistratura? La risposta è difficile da digerire, premesso che la magistratura non fa complotti, ci sono stati effettivamente casi che hanno portato cittadini e politici a dubitare. Il vero problema non è la separazione delle carriere in sé. Se oggi c'è l'idea del pm super-poliziotto che arresta, dipende - sostiene Imparato - dal rapporto che c'è di dipendenza con la polizia giudiziaria. Quanti procuratori capi hanno avuto il potere di influire nelle carriere di poliziotti giudiziari. Così facendo si è creato il modo di pensare che alcuni pm siano stati decisivi per permettere di fare carriera a esponenti della polizia giudiziaria. Questo credo sia il "vulnus" della questione, più che la separazione delle carriere in sé".

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