Romano Prodi sgrida i suoi eredi del Pd: "In 15 anni persi la metà dei voti"
L’intervento alla kermesse di Bonaccini: “Sembra un partito rassegnato”
Il Professore Prodi accusa il Pd: "Avete dimezzato l'elettorato"
“Noi abbiamo smesso di pensare all’idea del paese che vogliamo costruire, non ci pensiamo più”. Così l’ex premier Romano Prodi partecipando a Cesena all’iniziativa ‘Energia Popolare’, l’area che fa riferimento al presidente del Pd Stefano Bonaccini. “Io non sono contrario alle alleanze, sono d’accordo con Beppe Sala, ma devono fondarsi su una idea condivisa di Italia e di futuro”. Secondo Prodi “in 15 anni il Pd ha perso metà dei suoi elettori e questo deve obbligarci a ripensare a un rapporto col paese e a una casa che possa ospitare gli italiani. Penso che il Pd sia l’unico partito in grado di indicare i progetti e i percorsi necessari”, aggiunge. “Bisogna ripensare agli errori fatti”, sottolinea " e "tornare a parlare con tutti".
Rispetto alla guerra in Ucraina e alle tendenze geopolitiche che vedono la Cina avere una alleanza strategica con la Russia, pur non condividendone la “folle” aggressione, “abbiamo una Unione Europea sbandata. Lo dico con una forte sofferenza. Abbiamo una forte alleanza con gli Stati Uniti, ma abbiamo difficoltà in una politica unitaria”, prosegue Prodi. “Abbiamo una forte potenzialità inespressa”, aggiunge il professore.
Come riporta il Fatto Quotidiano, Prodi non risparmia critiche nemmeno all’ex segretario Enrico Letta: “Oggi il pullman non basta, oggi nessuno si fermerebbe alle sue fermate. Ma ci sono tanti strumenti. Si possono prendere 10-15 parole di cui parliamo, pace, sanità, immigrazione, si chieda a 15-20 esperti, saggi, di rispondere in rete e poi il Pd va a dire cosa si è concluso”. Serve invece costruire una “necessaria alleanza”. Il populismo? “Non è un evento casuale ma è rifugio del popolo che non trova casa, il problema quindi è che dobbiamo dire che non l’ha trovata nemmeno nel Partito democratico”