Russiagate, Turco (M5s): "Renzi spregiudicato chiarisca al Copasir"

Intervista di Affari a Mario Turco, vicepresidente M5s: "La cena Vecchione-Barr? Conte non fu informato perché l’incontro non aveva rilevanza politica"

di Paola Alagia
Politica
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Russiagate, Mario Turco (M5s): “Renzi? E’ singolare dover assistere a presunte lezioni sul senso delle istituzioni da parte di chi ha fatto della spregiudicatezza il suo credo politico. Conte ha chiarito la sua posizione, è bene che lo faccia anche lui”

Tornano ad accendersi i riflettori sul Russiagate, già attenzionato dal Copasir. Il suo presidente Adolfo Urso, tra l’altro, ha da poco fatto sapere che, in relazione alla vicenda, il Comitato proprio oggi “ha constatato che non vi sono elementi di novità tali da richiedere ulteriori approfondimenti". Dopo le ultime rivelazioni di Repubblica riguardo un secondo incontro a cena tra l'ex capo del Dis Gennaro Vecchione e William Barr, però, il clima politico si è surriscaldato parecchio.

Il leader di Italia viva Matteo Renzi non ha lesinato critiche all’ex premier Giuseppe Conte. Ieri, per esempio, sui canali social scriveva nero su bianco: "Cinque minuti di orologio per spiegare a Giuseppe Conte che su di lui non ho sospetti ma solo certezze”. Mentre oggi intervistato da La Stampa è stato ancora più tranchant nei riguardi del leader del Movimento cinque stelle, definendolo “incompetente e incapace di conoscere le regole del gioco”, oltre che “impegnato a salvare la poltrona”.

Parole alle quali replica il vicepresidente del M5s, Mario Turco. Intervistato da Affaritaliani.it, il senatore pentastellato ha risposto per le rime: “E’ singolare dover assistere a presunte lezioni sul senso delle istituzioni da parte di chi invece ha fatto della spregiudicatezza il suo credo politico”.

Respinge le accuse al mittente?         
Il presidente Conte ha già ampiamente dimostrato il suo senso istituzionale. È paradossale peraltro accusarlo di essere legato alla poltrona: nonostante il grande lavoro svolto durante la pandemia, infatti, ha rifiutato la candidatura per un seggio in Parlamento, preferendo piuttosto mettersi al servizio del M5s e, ancora una volta, dei cittadini. Anzi, è proprio di Conte il merito di aver riavvicinato questi ultimi alle istituzioni, grazie alla sua credibilità, allo spirito di servizio, al suo senso istituzionale, oltre che alla sua trasparenza e serietà.

In effetti, però, è grave che Conte non sapesse del secondo incontro a cena a Ferragosto del 2019 tra l'ex capo del Dis Gennaro Vecchione e William Barr, non le pare?
Innanzitutto, questa notizia era già apparsa sui giornali nel 2019. Tra l’altro, proprio oggi Vecchione ha precisato che nel corso dell’incontro conviviale, tenutosi in un ristorante pubblico, non furono in alcun modo toccati argomenti riservati o confidenziali. È stato un mero atto di cortesia istituzionale, un incontro a cui partecipò inoltre tutta la delegazione. Senza contare, infine, che venne scelto un luogo pubblico, visibile proprio perché non c’erano aspetti riservati o da nascondere. Quindi, la mia domanda è: qual è la notizia?

Conte comunque non ne era a conoscenza. Questo è un dato di fatto.         
Il presidente Conte non fu per nulla informato perché l’incontro non aveva rilevanza dal punto di vista istituzionale e politico.

Il Copasir non ritiene siano emersi elementi di novità tali da richiedere ulteriori approfondimenti. Vale per Conte, ma anche per Renzi o secondo voi il leader di Iv ha qualcosa da chiarire?            
Conte ha chiarito ampiamente la sua posizione, anche pubblicamente. È bene che Renzi faccia lo stesso, dato che poneva problemi legati alla sicurezza nazionale. Sarebbe giusto dunque che riferisse con accuratezza e precisione la questione davanti al Copasir.

Anche Renzi, in realtà, bolla come “roba da trattamento sanitario obbligatorio” la vicenda della sua presunta collaborazione con il governo Obama per fabbricare false prove ai danni di Trump. Come se ne esce?           
Renzi come sempre fa tanta confusione, qui siamo di fronte a una tematica che va chiarita nelle sedi istituzionali competenti. Ribadisco, quindi: è giusto che Renzi lo faccia. Anche per chiudere questo capitolo, dal momento che i cittadini, con la crisi economica che sta mordendo famiglie e imprese, hanno bisogno di avere risposte ai loro problemi.

Il Movimento ha fatto sempre della trasparenza una bandiera. Secondo Renzi, tuttavia, si è messo di traverso ostacolando una commissione d’inchiesta per far luce sulla missione russa in Italia durante l’emergenza pandemica. Come mai vi opponete?
Noi continueremo sempre a fare battaglie sul tema della trasparenza e della legalità, ma il problema è che non abbiamo nulla cui opporci, dal momento che non ci risulta alcuna richiesta in proposito. I cittadini hanno certamente diritto di conoscere come si sono svolti i fatti ed è per questo che Conte ha dato subito massima disponibilità prima presso il Copasir e poi pubblicamente, spiegando il senso della missione russa. Una missione che si sviluppò sotto la stretta vigilanza dei nostri apparati ed esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari, come peraltro confermato dagli stessi servizi d’intelligence italiana.