Salvini conferma: Lega di lotta e di governo

Di Alberto Maggi
(fonte Lapresse)
Politica
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Matteo Salvini consegna ad Affaritaliani.it la risposta al premier Mario Draghi, all'indomani di quel "sì" all'obbligo vaccinale che ha stupito un po' tutti (anche Giuseppe Conte che a La Piazza di Affaritaliani.it pochi giorni fa aveva ribadito la sua contrarietà all'imposizione del vaccino anti-Covid). Il segretario della Lega, con una dichiarazione studiata, ragionata e messa a punto meticolosamente nei dettagli, conferma una linea sostanzialmente di lotta e di governo: no in Aula all'obbligo vaccinale, se e quando il provvedimento arriverà in Parlamento, ma il Carroccio resta nel governo in maniera convinta per "non lasciare soli Pd e 5 Stelle a imporre nuove tasse, Ius soli, taglio delle pensioni o ddl Zan". Poi l'affondo contro i grillini: "E se in Parlamento si troverà una maggioranza per modificare, o addirittura cancellare, il Reddito di cittadinanza, tutti ne dovranno prendere atto".

Con questa mossa il leader del Carroccio non solo tiene insieme il partito - dagli oltranzisti Borghi, Siri a Bagnai fino ai governativi del ministro Giorgetti - ma da un lato, il no in Aula all'obbligo, provo a contenere l'avanzata di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia (che ha gioco facile dall'opposizione) e, dall'altro, restando nell'esecutivo può e potrà intestarsi i buoni, se non ottimi, risultati economici che stanno finalmente arrivando. E se poi Salvini, grazie all'asse con Renzi e il resto del Centrodestra, riuscisse a modificare radicalmente il reddito di cittadinanza si prenderebbe una bella rivincita sui 5 Stelle che nel 2019 gli impedirono di tornare alle urne facendo nascere il Conte II con Pd e LeU.