Forza Italia 'punge' Salvini: "Trump molla l'Ucraina? La Lega ha sempre votato per le armi a Kiev"

"L'attacco a Ursula? Conosciamo la retorica del Carroccio"

Di Alberto Maggi
Politica

Parla il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo alla Camera Raffaele Nevi


"Se si riesce ad arrivare alla pace è certamente un fatto positivo". Con queste parole il portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo alla Camera Raffaele Nevi, intervistato da Affaritaliani.it, commenta le parole del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini sul presidente degli Stati Uniti Donald Trump ('Sta facendo grandi cose, vada avanti così'). "Lavoriamo per raggiungere la pace in Ucraina ma deve essere una pace giusta e non una resa alla Russia. Non si possono vanificare gli sforzi che hanno fatto in questi anni Stati Uniti ed Europa".

Quanto alle frasi di Trump su Zelensky 'comico mediocre' e 'dittatore', Nevi è chiaro: "Tajani si è già dissociato, non è un linguaggio che ci appartiene ma in politica, soprattutto estera, contano i fatti. Nelle ultime ore ci sono stati incontri, anche tra l'inviato della Casa Bianca e Zelensky, e le dichiarazioni lasciano pensare e ipotizzare un'ampia collaborazione. La pace si raggiunge tutti insieme e su questo punto l'Italia può giocare un ruolo importante: da un lato per non rompere l'Alleanza Atlantica, che sarebbe un disastro per tutti, e dall'altro per trovare il modo per provare a riportare la Russia nell’alveo del diritto internazionale. Su questi punti Forza Italia chiede al governo di andare avanti, al di là delle chiacchiere. Una posizione semplice e chiara", afferma il portavoce azzurro.

Quanto alle parole pesanti di Salvini sulla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ('Vada dove vuole'), Nevi afferma: "Non è una novità. La Lega e Salvini hanno sempre avuto questa retorica critica, d'altronde non fanno parte della maggioranza che sostiene la Commissione Ue e la sua presidente. Ma contano i fatti: Salvini e la Lega sono sempre stati al nostro fianco nel sostegno, anche militare, all'Ucraina. A differenza di Conte e del M5S che da mesi e mesi chiedono di non mandare più armi a Kiev. Le nostre differenze sono relative, esistono altrimenti saremmo un partito unico ma non sono così profonde come a sinistra. La politica estera dell'Italia è chiarissima. Anche la Presidente del Consiglio Meloni è stata chiarissima nel ribadire la fedeltà all'alleanza transatlantica mantenendo un dialogo aperto con gli Stati Uniti e sostenendo l'Ucraina per arrivare a una pace giusta", conclude.

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