Salvini: "Green pass da cambiare, può escludere metà italiani da vita sociale"

GREEN PASS, ENRICO LETTA: 'SU VACCINI SERVE PATTO MAGGIORANZA TUTTI CANDIDATI SIANO IMMUNIZZATI'

Matteo Salvini 
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Politica
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GREEN PASS: SALVINI, LETTA, RONZULLI... IL PUNTO POLITICO

Green pass, Salvini: 'Ingestibile per tutte le attività, Lega lo cambierà'. Letta: "serve un chiaro patto di maggioranza sui vaccini". Licia Ronzulli: No asilo politico a fanatismo.  Né Salvini né Meloni si sono mai detti contrari ai vaccini che, del resto, come sanno bene, sono l'unico antidoto alla pandemia - spiega a La Stampa -. Hanno sollevato dei dubbi sugli strumenti come, per esempio, il Green Pass, che noi non condividiamo. Il Green Pass è stato pensato per far ripartire in sicurezza il Paese. Prova ne è che in questi giorni le prenotazioni per vaccinarsi sono schizzate". 

Salvini: "Green pass da cambiare, può escludere metà italiani da vita sociale"

"Oggi il Green pass, con i letti di terapia intensiva per fortuna vuoti al 98%, rischia di escludere dalla vita sociale piu' della meta' degli italiani": ad affermarlo e' il leader leghista, Matteo Salvini, in un'intervista a Libero. "Io mi sono vaccinato per libera scelta, ma non penso che tutti gli italiani debbano essere costretti a farlo", ha affermato Salvini, "sono per l'informazione, non per l'imposizione, gli obblighi, le multe". "Una famiglia (anche vaccinata) che andra' in vacanza a ferragosto con una figlia di 14 anni", si e' chiesto il leader leghista, "dovra' fare un tampone ogni volta per andare in pizzeria, in piscina o al parco giochi? Non si sta esagerando? E se il pass evita tutti i problemi, perche' non riaprire in sicurezza anche le discoteche, con il pass? Ci sono in ballo 3.000 imprese, 100.000 posti di lavoro e, soprattutto, il diritto di milioni di ragazzi a vivere e divertirsi, in sicurezza". "Gli italiani sono persone di buon senso e rispettosi, non meritano altri problemi e altra burocrazia, penso soprattutto al mondo del turismo, del commercio e ai molti genitori con figli, alle loro difficolta'", ha sottolineato il leader leghista, "almeno concedere tamponi salivari, rapidi e gratuiti a tutti, sarebbe utile. Quando il Green pass arrivera' in Aula, presenteremo tutti gli emendamenti necessari. Le migliaia di persone che sono scese in piazza nel week end, molte delle quali vaccinate e informate, sono un fatto significativo: vanno ascoltate e capite, non censurate o insultate".

GREEN PASS, ENRICO LETTA: 'SU VACCINI SERVE PATTO MAGGIORANZA TUTTI CANDIDATI SIANO IMMUNIZZATI'

"Ci vuole un patto di maggioranza sul tema dei no vax". Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta, in un'intervista sulle pagine del 'Corriere della sera'. "Il Dna di questo governo è dato da tre cose. La prima è la scrittura del Pnrr. Poi le riforme funzionali ai fondi europei, giustizia, fisco, e semplificazioni. Ma la questione numero uno è la campagna vaccinale per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità", rimarca Letta. "Il governo e la maggioranza stanno lavorando bene sul Pnrr e sui nodi delle riforme, ma l'elemento costitutivo della maggioranza è la messa in sicurezza dell'Italia attraverso vaccinazioni, riaperture e green pass. Anche Figliuolo ha lavorato molto bene per la campagna, ma ora la variante Delta e la sfida no vax - per il segretario dem - alzano il livello della difficoltà". Per Letta, "vaccinandosi Salvini ha fatto un passo in avanti. Sui social, dove è stato pesantemente criticato, si è visto quanto gli è costato da parte del suo mondo, quindi il mio giudizio è positivo".

Ma c'è la partita del consenso da tenere d'occhio, soprattutto nel campo dei suoi avversari, non solo il leader del Carroccio, ma anche FdI di Giorgia Meloni. "Non voglio giocarla sulla polemica nei confronti della Lega - premette - ma ho sentito le dichiarazioni responsabili di Di Maio, Berlusconi e Tajani e ritengo importante riaffermare un chiaro patto di maggioranza a partire dal tema vaccini. Le prossime settimane saranno complesse, il mare sarà in tempesta, la nave ballerà". Quello che serve ora, dunque, è "un patto di chiara corresponsabilità, per sostenere le misure del governo e lo sforzo di farle passare nell'opinione pubblica, senza distinguo e senza ambiguità". "Noi - aggiunge Letta - lanciamo la sfida a tutti. Chiediamo che tutti i candidati alle amministrative abbiano ottemperato gli obblighi vaccinali, come fa il Pd. E' un messaggio forte, che tutti dovrebbero sottoscrivere. Sindaci e presidenti di Regione siano i primi a dare l'esempio". 

 Sulle manifestazioni di protesta contro il Green pass, altre forme 'urlate' di dissenso e la destra che non prende con forza le distanze, "il nostro disagio è chiarissimo - ammette Letta -. Siamo a un bivio. Tutte le forze di maggioranza, Lega in testa, devono decidere quale strada prendere. Perché il rischio è soffocare la ripresa e la ripartenza. Più grande è l'insieme dei no vax e più forte è la crescita della variante Delta, che è il nemico delle riaperture e della libertà perché al 99% colpisce i non vaccinati". Per il segretario dem, "in gioco c'è il futuro del Paese e c'è l'egemonia del valore della libertà. La libertà è il vaccino, la logica no vax invece è illiberale e porta alla chiusura. Noi dobbiamo vincerlo questo braccio di ferro sul valore della libertà. Salvini ha fatto un passo avanti, ora il successivo è portare il suo partito convintamente dalla parte di un governo che si batte contro la logica no vax. Da Atene a Parigi, sono i movimenti di ultradestra che fomentano. La direzione di marcia deve essere unitaria, non può esserci ambiguità".