Salvini liquida Zaia: "Ho pronti dieci nomi per il futuro governatore veneto"
Il leader della Lega chiude per sempre la vicenda "terzo mandato". Ma il Carroccio è spaccato e ora si rischia la resa dei conti
Veneto, Salvini apre al dopo-Zaia ma fa infuriare mezzo partito
Matteo Salvini parla per la prima volta in maniera chiara del futuro della Regione Veneto. Il leader della Lega liquida il "doge": "Ho una decina di nomi per il dopo-Zaia. Potrebbe essere anche una donna". A margine dell’adunata record degli alpini a Vicenza, domenica, Salvini si lascia andare ad alcune considerazioni raccolte dal Gazzettino, quotidiano del Nordest, che sono un vero e proprio sgambetto al governatore veneto. Si consuma così - riporta Repubblica - la frattura tra le due anime leghiste: quella di destra-destra, sovranista e governista, che è l’identità impressa da Salvini al partito, e il movimento dei territori, autonomista ma anche a-ideologico e anti sovranista che Zaia rappresenta tanto che, solo a fine serata, la Lega è costretta a correre ai ripari.
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"Zaia è un patrimonio", recita una nota del partito, e il vincolo dei due mandati "limita la libertà di scelta dei cittadini". Ma che tra il “doge” e Salvini - prosegue Repubblica - ci fosse una distanza quasi siderale è comunque evidente. Da parte di Zaia l’irritazione è fortissima. Il gelo si esprime in un silenzio infastidito. L’uscita di Salvini avviene proprio in un'occasione, il raduno degli alpini, che Zaia ha voluto e la Regione si è spesa per l’organizzare. Quindi la mossa salviniana negli ambienti leghisti veneti è giudicata del tutto inopportuna. Se le europee fossero un flop, per la Lega comincerebbe la resa dei conti e si aprirebbe la partita per la successione a Salvini: Zaia e Fedriga sono indicati come papabili, più ancora dell'attuale ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.