Salvini vede Draghi a Palazzo Chigi: "Riforma della Giustizia entro l'estate"
Covid, "Il modello francese non è un modello"
E' durato poco meno di un'ora il faccia a faccia tra Mario Draghi e Matteo Salvini a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un incontro a Palazzo Chigi con il segretario della Lega, Matteo Salvini. Durante il colloquio sono stati affrontati temi legati alle riforme, con particolare riferimento agli interventi sulla giustizia, la concorrenza e il fisco, alle prospettive economiche generali e all'evoluzione del quadro epidemiologico del Paese. Lo rende noto Palazzo Chigi.
Giustizia: Salvini, approvare riforma entro estate - "E' stato un incontro molto utile: bisogna accelerare sulle riforme" ed in particolare quella della giustizia "deve essere approvata entro l'estate". Lo ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Salvini: con Draghi sostanziale sintonia su tutto - Con Mario Draghi "c'è una sostanziale sintonia su tutto". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, al termine del colloquio con il presidente del Consiglio, aggiungendo: "Chiunque si metterà di traverso sulle riforme, che sia Conte, che sia Grillo o che sia qualche corrente del Pd, avrà nella Lega un avversario perchè la situazione economica è positiva, la situazione sportiva è positiva, e la smettano gli allarmisti di professione. La Lega c'è".
Covid, Salvini: idea Macron? Neanche a Draghi piacciono estremismi - "Non siamo per gli estremismi, nè da una parte nè dall'altra. Il modello francese non è un modello. L'obbligo, la costrizione, chiedere il green pass per chi prende l'autobus o un caffè è fuori discussione. Cosa ne pensa Draghi? Chiedetelo a lui, ma le scelte estreme non piacciono nè a me nè a lui, mettiamola così". Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, incontrando i giornalisti fuori palazzo Chigi al termine del colloquio con il presidente del Consiglio Mario Draghi. "Il vaccino deve essere una scelta consapevole, non un obbligo. Si può spiegare, ma non inseguo con la siringa nessuno per strada, a scuola o al ristorante", ha detto Salvini, aggiungendo: "Ovviamente bisognerà rispettare delle regole, per situazioni di grande assembramento".