Sangiuliano, Boccia choc: "Rispondevo io ai politici dal suo cellulare. Quando lui non poteva..."

L'ex amante: "Lui mi inoltrava i messaggi dei colleghi. Anche di Meloni? Di tante persone". La verità di Signorini sul "grande favore"

di redazione politica

MARIA ROSARIA BOCCIA  GENNARO SANGIULIANO MINISTRO CULTURA 02

Politica

Sangiuliano, Boccia svela dettagli inediti: "Mi faceva direttamente gli screenshot e a volte..."

Nuovo capitolo della vicenda Sangiuliano-Boccia, l'ex amante dell'ex ministro della Cultura è tornata in tv e ha svelato dettagli fin qui inediti che rischia di complicare ulteriormente le cose per il governo Meloni. "Il ministro Sangiuliano - dice Boccia a Formigli su La7 - mi faceva leggere e mi inoltrava i messaggi che riceveva e inviava ad altri politici, ministri...". Anche della premier Meloni? "Di tante persone che fanno parte del governo, a volte per fare prima mi girava direttamente gli screenshot. È tutto nei telefoni che mi hanno sequestrato. Capitava anche che tenessi io il suo telefono e rispondessi per lui quando non poteva".

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Quanto al presunto ricatto a cui avrebbe sottoposto il ministro dopo la mancata nomina a consigliera, Boccia chiarisce: "Sono brava con i social, faccio tutto da sola. Il ministro - riporta Il Corriere della Sera - ha detto tante cose inesatte. Non mi interessa la politica, lui apprezzava le mie capacità relazionali e in base a queste mi propose l’incarico. Ad esempio per il G7 della cultura a Pompei abbiamo coordinato il percorso dei ministri, il loro soggiorno in hotel, il concerto... La nomina fu subito messa in cantiere, sapevo che ci sarebbero voluti tempi tecnici, ma non era legata alla relazione".

In giornata si era tornati a parlare delle foto che li ritraevano assieme e che secondo Boccia sarebbero servite per ricattare Sangiuliano. Erano state proposte al direttore del settimanale Chi, Alfonso Signorini, che avvisò l’ex ministro della loro esistenza, ma scelse poi di non comprarle per la loro irrilevanza. Ma Sangiuliano disse a Boccia che non lo avrebbe fatto per il "grande favore che gli ho fatto". Signorini, contattato dal Fatto, si arrabbia: "Adesso mi girano anche un po' le palle che lui dica che mi ha fatto un grosso favore. Il grosso favore gliel’ho fatto io quando Sangiuliano aveva scritto il libro di Putin e l’ho fatto intervistare sul mio giornale e gli ho dedicato quattro pagine quando faceva il direttore del Tg2. Quelli sono favori che ho fatto io semmai… Se poi lui vuole farsi bello con questo messaggio…".

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