Sangiuliano cambia versione su Boccia: "Vero, la volevo come consulente". Ora rischia il posto da ministro

L’ex direttore del Tg2: "C'erano identità di vedute con lei, poi è arrivato il no dei miei uffici". Dubbi in FdI, si fa il nome di Giuli per sostituirlo

di redazione politica

Giuseppe Cruciani e Gennaro Sangiuliano  (Dagospia)

Politica

Sangiuliano trema, Boccia conferma tutto: ha avuto accesso ai documenti del G7 della Cultura

Non si spegne il caso relativo alla presunta nomina di consulente al dicastero della Cultura della influencer Maria Rosaria Boccia. Il ministro Sangiuliano ha cambiato versione diverse volte, ma dopo diverse sollecitazioni alla fine ha ammesso: "Vero, la volevo come consulente". Questo mette di nuovo in discussione la sua posizione di ministro e addirittura - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - comincia già a circolare il nome del suo possibile sostituto, si tratta di Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi. Il tempo che Maria Rosaria Boccia pubblichi sui social documenti relativi all’organizzazione del G7 dedicato alla Cultura e il destino del ministro Gennaro Sangiuliano torna in bilico. Il ministro aveva raccontato la sua verità attraverso una lettera aperta: "Avevo maturato l’intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l’incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi".

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Versione - prosegue Il Corriere - che ripeterà anche nell’incontro con la premier Giorgia Meloni, chiesto ai vertici di Fratelli d’Italia, cercando protezione. La volevo come consulente gratuita e per Maria Rosaria Boccia "non è mai stato speso neanche un euro per un caffè", le rassicurazioni che Sangiuliano ripete alla premier. Ma questo evidentemente non basta a mettere al sicuro il ministro della Cultura. Sangiuliano ha garantito alla premier che Maria Rosaria Boccia non aveva mai avuto accesso ad alcun documento riservato. E con un clic, appunto, lei li spalma sugli account dei suoi social. Si vedono due fogli, alcune righe sono ricoperte dal bianchetto ma ben visibili sono le intestazioni che riguardano il G7. Il "caso Sangiuliano"non è chiuso.

Sullo spostamento della serata inaugurale del G7 della Cultura a Pompei spunta un nuovo dettaglio. Boccia - in basea quanto risulta a Il Foglio - si sarebbe adoperata per far consegnare al ministro Sangiuliano una chiave d’oro da 14.823 euro. Si tratterebbe - secondo Il Foglio - di un regalo fatto dal sindaco al ministro.

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