Sangiuliano, fuga con la moglie in un eremo francescano: preghiere coi frati per dimenticare Boccia

Il guardiano del santuario conferma: "Sono stati qui". La ricostruzione delle ore più calde dell'ex ministro, prima delle dimissioni irrevocabili

di redazione politica
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Federica Corsini e Gennaro Sangiuliano

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Sangiuliano, così ha cercato di salvare il rapporto con la moglie dopo la bufera del caso Boccia

Emergono nuovi dettagli relativi al caso Sangiuliano-Boccia, in particolare sulle mosse dell'ormai ex ministro della Cultura prima della presentazione della lettera di dimissioni, questa volta irrevocabili. Sangiuliano ha scelto il silenzio e la preghiera per dimenticare la bufera relativa alle dichiarazioni della sua ex amante e mancata consulente Maria Rosaria Boccia. Una visita privata durata circa due ore, raccolti in preghiera davanti alla Grotta della Natività, lui e lei da soli, Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini, nel cuore del santuario francescano di Greccio, dove - riporta Il Corriere della Sera - secondo la tradizione il Santo d’Assisi celebrò la prima rievocazione, con personaggi viventi, della nascita del Cristo nella notte di Natale del 1223. Fra Giovanni Loche, il guardiano del santuario, dell'Ordine dei Frati Minori, conferma l'incontro nella Cappella del Presepe: "Non so dire la data precisa ma direi che è stato una o due settimane fa, al massimo. Il ministro era con la moglie, abbiamo parlato insieme, ma il contenuto del colloquio se permettete lo tengo per me".

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"Lui - aveva rivelato Dagospia - ha raccontato tutto alla moglie ed è andato da lei per riconquistarla. Ma lei lo ha rifiutato. Poi Sangiuliano è andato in ritiro spirituale a Greccio. E la moglie lo ha raggiunto per recuperare il matrimonio". Tutto confermato. Ma sulla data dell’arrivo di Sangiuliano a Greccio non sa essere preciso neppure Marco Antonini ("Sicuramente dopo Ferragosto"), buon amico dell’ex ministro e fondatore dell’associazione del Terzo settore Oasi di Greccio, che qui tutti chiamano "l’Oasi di Gesù Bambino", dove le famiglie e i gruppi si fermano anche una settimana per i loro ritiri all’ombra dei lecci della Valle Santa. Così, Sangiuliano e sua moglie, - prosegue Il Corriere - accompagnati dal frate guardiano, sono passati davanti al dormitorio di San Bonaventura, hanno ammirato il pulpito di San Bernardino e si sono fermati, arrivati al refettorio, davanti a un affresco con una grande scritta in latino: "Silentium". Forse la giusta fine di questa storia.