Sangiuliano, il pasticcio delle nomine in extremis. Già saltata l'odontoiatra messa al museo Maxxi

Il nuovo ministro Giuli ha deciso di mettere mano a tutte le nomine fatte dal suo predecessore prima di rassegnare le dimissioni. Rischia anche Venezi al G7

di redazione politica
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GENNARO SANGIULIANO

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Sangiuliano, il dietrofront di Giuli sulle nomine. Maxxi, G7, commisione per i film. Un nuovo caso

Il caso Sangiuliano non si spegne, l'ex ministro della Cultura infatti, prima di presentare le sue dimissioni irrevocabili alla premier Meloni in seguito a tutta la vicenda legata alla sua ex amante Maria Rosaria Boccia, ha fatto un pacchetto di nomine per il suo ministero. L'operazione non è certo passata inosservata e di fatto il nuovo ministro Alessandro Giuli ha già annunciato che intende mettere mano all'ultimo provvedimento di Sangiuliano. Prima ancora di varcare la soglia del Collegio romano, - riporta La Repubblica - Giuli dovrà occuparsi della grana che ruota attorno alla sua successione alla presidenza del Maxxi. Poi gli toccherà scandagliare, e ha tutta l’intenzione di farlo senza sconti - almeno così dice chi lo conosce bene - il decreto di nomina firmato in extremis, come atto finale, dal suo predecessore Gennaro Sangiuliano, che riguarda anche la commissione speciale per la valutazione dei film da finanziare. E soprattutto dovrà dedicarsi all’organizzazione del G7 della cultura, la cui tappa a Pompei ha contribuito a terremotare il dicastero.

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A una prima eredità, il neo ministro starebbe ponendo rimedio. In giornata - prosegue La Repubblica - la giornalista Emanuela Bruni, che ha ricoperto anche importanti incarichi a Palazzo Chigi, dovrebbe assumere la presidenza ad interim del museo Maxxi al posto dell’odontoiatra Raffaella Docimo. Quest'ultima è entrata nel consiglio d’amministrazione su indicazione dell’ex ministro, e a maggio era nelle liste di Fratelli d’Italia alle elezioni Europee per volere - in base a quanto risulta a La Repubblica - della caposegreteria Arianna Meloni. A Docimo è andato l’incarico più alto del Museo nazionale delle arti del XXI secolo in quanto consigliera più anziana, ma Giuli starebbe esercitando su di lei una moral suasion affinché lasci il posto. E lei avrebbe pronta la lettera per rinunciare a quest’incarico che non è passato inosservato. "Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla carica...", ha ironizzato Boccia, che proprio a un evento elettorale di Docimo ha conosciuto Sangiuliano.

Nella vicenda delle nomine targate Sangiuliano, c'è anche Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra e consulente per la musica che ora vuole denunciare Boccia: "Ho dato incarico ai legali per valutare ogni azione a tutela della mia reputazione professionale". Il caso riguarda la direzione di un concerto al G7 della cultura a Pompei, che ora Giuli starebbe meditando di annullare insieme alla cena tra i ministri dei 7 grandi Paesi. Sarebbe dunque prevista solo una visita agli Scavi.